Ian Bremmer, un politologo di Eurasia Group, ha rilasciato un’intervista al “Corriere della Sera” in cui ha parlato della guerra.
Ian Bremmer, 52 anni, politologo, fondatore e il presidente del centro studi Eurasia Group, ha parlato della grave situazione conflittuale tra Russia e Ucraina. I recenti avvenimenti e le minacce sporte dallo zar del Cremlino, fanno presuppore che lo scenario di guerra possa ben presto mutare in un conflitto di portata mondiale.
«Putin sempre più arrabbiato»
Durante un’intervista rilasciata al “Correre della Sera”, il politologo ha espresso la sua preoccupazione in merito al conflitto tra Russia e Ucraina, e alla possibilità che si verifichi un’espansione a livello globale. «Gli attacchi all’Italia? Un altro segnale che Putin sia sempre più arrabbiato e quindi sempre più pericoloso. Ora aumentano le probabilità che la guerra possa investire qualche Paese della Nato». Secondo Ian Bremmer, ci sarebbero «molti preparativi in corso per un inverno pieno di rischi».
E continua: «I russi si stanno sempre più rendendo conto che gli europei sono ancora decisamente compatti, nonostante le difficoltà economiche. La Ue ha approvato all’unanimità otto pacchetti di sanzioni contro Mosca. Inoltre tutti i 27 Paesi hanno aperto alla possibilità che l’Ucraina entri nell’Unione europea. I prezzi del gas stanno scendendo. È chiaro che tutto ciò stia facendo innervosire, arrabbiare sempre di più Putin. E questo si riflette sul fronte diplomatico, ma credo che cominceremo a vederne gli effetti anche sul piano militare».
L’accusa di Zackharova all’Italia
Nella giornata di ieri, la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zackharova, ha lanciato un’accusa nei confronti dell’Italia, sostenendo che avrebbe condotto «un attacco provocatorio alla Russia» escludendola dal vertice sulle armi di distruzione di massa in corso a Roma.
Secondo Ian Bremmer, anche questo fatto «è un segnale degli umori cupi del Cremlino, anche nei confronti dell’Italia. La premier Giorgia Meloni aderisce alla linea dura su armi e sanzioni. Ma mi aspetto che i russi cercheranno di incunearsi nelle possibili divisioni nella coalizione che sostiene il governo italiano. Chiaramente il Cremlino ha preso nota delle dichiarazioni di Berlusconi a favore di Putin. In ogni caso questo è solo un aspetto laterale di ciò che potrà accadere nelle prossime settimane».