Ignazio La Russa “disgustato” dal dossieraggio: la dichiarazioni shock

Ignazio La Russa “disgustato” dal dossieraggio: la dichiarazioni shock

Scandalo dossieraggio in Italia: il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, rilascia dichiarazioni molto forti, ecco quali.

Crescono le preoccupazioni riguardo al fenomeno del dossieraggio, che ha colpito figure di spicco della politica italiana. Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha rilasciato dichiarazioni scioccanti in un’intervista al Corriere della Sera, esprimendo la sua sorpresa e il suo disgusto per le notizie che lo vedono coinvolto in questa inquietante vicenda.

Ignazio La Russa: “disgustato” dal dossieraggio

Ignazio La Russa ha dichiarato: “Ma non potevano chiamarmi se volevano sapere qualcosa? Tutti sanno che rispondo sempre. Non ho niente da nascondere, cosa hanno da spiare?”. Queste parole evidenziano un sentimento di frustrazione non solo per se stesso, ma anche per i suoi figli, Geronimo e Leonardo

La Russa si definisce “stupito più che allarmato, dalle notizie di una azione di dossieraggio nei miei riguardi”, ma anche “disgustato dal fatto che ancora una volta i miei figli, Geronimo e Leonardo, debbano pagare La ‘colpa di chiamarsi La Russa se risulterà confermato che anche loro sono stati spiati”.

“Ora l’unica cosa che mi premerebbe sapere è chi possa aver commissionato il dossieraggio contro la mia famiglia”, prosegue.

Secondo La Russa, è “gravissimo dal punto di vista istituzionale” che i personaggi pubblici possano essere spiati o oggetto di dossieraggio, e ciò “per una questione di democrazia”.

Le altre reazioni

E se La Russa si dice “disgustato”, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sostiene che c’è “un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione”

Il vicepremier Antonio Tajani parla di “minaccia alla democrazia. È inaccettabile quello che è accaduto e che sta accadendo. Non deve esserci nessun Grande Fratello che controlla la vita privata, ci sono già le leggi della Repubblica, ci sono le forze dell’ordine, c’è la magistratura”