Ignazio La Russa lancia una frecciata a Piero Fassino sul caso del presunto furto di un profumo al Duty Free di Fiumicino.
Il caso del presunto furto di un profumo che vede coinvolto il deputato del Partito Democratico Piero Fassino, continua a far discutere con Ignazio La Russa che ha riacceso l’attenzione.
Nelle scorse ore, come riportato da Notizie.virgilio.it, il presidente del Senato ha lanciato una frecciatina nei confronti di Fassino.
La battuta di La Russa sul caso Fassino
Il 3 luglio scorso, durante la presentazione della pubblicazione dell’Associazione Altero Matteoli presso la Fondazione Alleanza Nazionale a Roma, Ignazio La Russa ha colto l’occasione per lanciare una stoccata al deputato Pd.
Riferendosi agli ospiti presenti, tra cui Fassino: “Non c’erano profumi, è andato tutto bene” ha dichiarato, suscitando l’ilarità tra i presenti.
La battuta fa chiaramente riferimento all’episodio di taccheggio che ha coinvolto l’esponente del Pd il 15 aprile scorso.
Quando è stato accusato di aver tentato di rubare un profumo Chanel al Duty Free dell’aeroporto di Fiumicino.
I dipendenti del punto vendita, avevano subito segnalato l’episodio alle autorità, riferendo che Fassino era già stato protagonista di un evento simile durante il periodo natalizio.
In quella circostanza, era stato messo in guardia ma aveva risposto: “Sto andando a pagare, le casse sono là“.
Il caso ha sollevato un polverone mediatico e ha portato a diverse reazioni all’interno del mondo politico.
La frecciata di La Russa non ha fatto altro che alimentare ulteriormente il dibattito, dimostrando come la vicenda sia ancora ben presente nella memoria collettiva.
L’ipotesi di un accordo
Recentemente, alcune indiscrezioni riportate da LaPresse hanno suggerito che i legali di Fassino stessero negoziando un risarcimento con la società che gestisce il duty free.
Si tratta di Aelia Lagardère e il fine sarebbe per ritirare la denuncia. Tuttavia, questa voce è stata prontamente smentita dalla società stessa.
L’azienda ha concluso affermando che “non intende rilasciare alcuna dichiarazione aggiuntiva in merito alla vicenda“, lasciando quindi aperta la questione del furto del profumo.