L’intervento di Ignazio Visco alla commissione Banche: “I bilanci non hanno ancora risentito in misura significativa della crisi pandemica”.
ROMA – Diversi gli argomenti toccati da Ignazio Visco durante il suo intervento alla commissione Banche. Il presidente della Banca d’Italia si è soffermato sulla situazione economica italiana e governo Draghi: “Non so se il presidente del Consiglio incaricato avrà la bacchetta magica per risolvere il problema di una crescita di debito pubblico. E’ un problema molto delicato […]“.
“Le nuove regole sui crediti avranno un impatto moderato”
Ignazio Visco, riportato da La Repubblica, ha parlato anche sulla situazione delle banche: “I bilanci non hanno ancora risentito in misura significativa della crisi pandemica. Il rapporto tra nuovi Npl e totale dei prestiti è sinora rimasto sui valori storicamente molto bassi, attorno all’1%, contro picchi al 6% registrati nel 2009 e nel 2013, e valori medi attorno al 2% nel biennio 2006-7″ […]. Le nuove regole sui crediti avranno un impatto moderato sui crediti concessi a causa dell’emergenza Covid-19, mentre il rischio in effetti prociclici del backstop nell’anno in corso è moderato […]“.
“Aumento crediti deteriorati principale rischio per le banche italiane”.
“L’aumento dei crediti deteriorati – ha aggiunto il governatore di Bankitalia – è il principale rischio che le banche italiane si trovano a fronteggiare ma lo fanno da una posizione più solida rispetto al passato. C’è da aspettarsi che la congiuntura particolarmente negativa possa spingere verso l’alto i crediti deteriorati […]“.
“La nuova definizione di default – ha concluso Visco – non modifica nella sostanza le segnalazioni alla Centrale dei Rischi, non ha riflessi diretti sugli sconfinamenti, sulla classificazione a sofferenza o sul pagamento delle utenze sui conti correnti […]. Le nuove regole riguardano il modulo con cui le banche devono classificare la clientela ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori che devono essere rispettate“. Una situazione, quindi, che continua ad essere in forte bilico per le banche.