Emergenza coronavirus, Borse europee a picco. Incide anche il crollo del prezzo del petrolio legato allo scontro tra Arabia Saudita e Russia.
Il coronavirus affonda le Borse europee e ha causato un crollo verticale del prezzo del petrolio. L’emergenza interessa tutte le piazze del Vecchio Continente, da Francoforte a Londra passando per Madrid e Parigi.
Il coronavirus affonda le Borse europee
Nelle prime ore del 9 marzo c’è chi è arrivato a chiedere la chiusura di Piazza Affari, un provvedimento che al momento non sarebbe stato preso in considerazione dei vertici. Per Milano la situazione è drammatica, economicamente parlando. Diversi titolo dell’indice Ftse Mib non riescono a fare prezzo. Di fatto la Borsa non parte o perde fino al 10%.
La situazione non è facile neanche per Londra, Madrid e Francoforte, che viaggiano all’insegna del segno meno. Ad Oslo si registra un -12% legato più al crollo del prezzo del petrolio che all’emergenza coronavirus.
Il crollo dei prezzi del petrolio
Sul crollo delle Borse incide infatti anche la guerra dei prezzi del petrolio che vede fronteggiarsi la Russia e l’Arabia Saudita. Lo scontro sull’oro nero, insieme con l’emergenza coronavirus, ha portato a un inizio di settimana catastrofico per i mercati.
Il prezzo del petrolio ha fatto registrare il peggior calo dal 1991 con un -31% che ha avuto conseguenze inevitabili a livello mondiale.
Impennata dello spread
Chiude il quadro l’impennata dello spread che complica ulteriormente la situazione soprattutto per i Paesi già in difficoltà prima dell’emergenza legata al coronavirus.