L’onorevole Gasparri va in pensione da giornalista dopo nove ani di lavoro e 28 in aspettativa, durante i quali ha svolto attività parlamentare.
Il Fatto Quotidiano apre il caso Gasparri, che va in pensione da giornalista dopo aver concluso il suo rapporto di lavoro con il Secolo d’Italia. Il nodo è legato al fatto che come riportato dal quotidiano, il politico va in pensione da giornalista dopo aver praticato per nove anni su trentasette. Il resto è aspettativa.
Gasparri va in pensione da giornalista dopo 9 anni di lavoro e 28 in aspettativa
Secondo quanto riferito da il Fatto Quotidiano, infatti, dal 1992,quando inizia la sua carriera parlamentare, Gasparri è in aspettativa. Da ventotto anni. Il politico ha continuato a pagare i contributi presso la cassa previdenziale dei giornalisti.
Essendo parlamentare in carica, la sua pensione da giornalista potrebbe essere ridotta, ma si tratta comunque di un’entrata che va a sommarsi a uno stipendio non propriamente irrisorio, ecco. Frutto del lavoro e del fatto che in maniera lungimirante Gasparri non ha mai smesso di versare i contributi.
Gasparri: “Non è una notizia, tutto è accaduto in base alle norme e alle regole, non c’è nulla di strano”
“A una certa età e con una certa anzianità si va in pensione, non è una notizia. Tutto è accaduto in base alle norme e alle regole, non c’è nulla di strano”, ha dichiarato Gasparri come riferito da il Fatto Quotidiano.
In effetti in base ai dati non si registrano irregolarità, anche se in fondo il fatto non può fare notizia.