Mistero e dramma: il furto delle auto di Giambruno e il coinvolgimento di Giorgia Meloni
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Mistero e dramma: il furto delle auto di Giambruno e il coinvolgimento di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

i dettagli del doppio furto delle auto di Andrea Giambruno, con coinvolgimenti che toccano la premier Giorgia Meloni e sollevano sospetti.

Il furto delle auto appartenenti ad Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni, ha generato scalpore e mistero. Non solo la Porsche, ma anche una Fiat 500 precedentemente usata dalla stessa Meloni è stata presa di mira dai ladri, scatenando una serie di sospetti e teorie, come riportato da Il Corriere della Sera.

Decreto Salva Casa: ecco tutte le modifiche che potrai apportare alla tua abitazione

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Il doppio furto che solleva dubbi

Gli eventi si sono verificati nella notte del 30 novembre, sotto l’abitazione di Giambruno, nel quartiere Torino a Roma. Due individui dal comportamento sospetto sono stati avvistati mentre si avvicinavano alla Porsche di Giambruno. Una poliziotta in zona per altri motivi ha notato l’atteggiamento dei due uomini e si è avvicinata per un controllo, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera. I sospettati hanno mostrato un tesserino, identificandosi come colleghi, e si sono allontanati poco dopo senza ulteriori indagini.

Parallelamente, è emerso un secondo episodio di furto riguardante una Fiat 500 appartenente a Giambruno, che in passato era stata utilizzata anche da Meloni. Il collegamento tra i due furti resta incerto, ma all’interno del partito Fratelli d’Italia. Molti ritengono che questi eventi siano parte di “una storia bruttissima”, come evidenziato da Il Foglio.

Indagini e speculazioni sulla scorta di Giorgia Meloni

Successivamente all’incidente, la poliziotta ha riportato quanto osservato in un verbale, e un’indagine più approfondita è stata avviata, con dettagli forniti da Il Corriere della Sera. Durante un riconoscimento fotografico, sono stati mostrati i volti di due ex agenti della scorta di Meloni, con cui la poliziotta ha notato una somiglianza. Tuttavia, le indagini hanno dimostrato che i due si trovavano altrove quella notte. Spostando le ipotesi verso la presenza di ladri interessati a pezzi di ricambio da rivendere sul mercato nero.

Un sospetto è già stato identificato, mentre il secondo potrebbe esserlo a breve. Nonostante il tentativo di furto, l’intervento tempestivo ha impedito che il reato si compisse, avviando così la chiusura del caso giudiziario, come sottolineato da Il Corriere della Sera.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 30 Aprile 2024 13:18

Sgarbi: “Meloni non ha bisogno di dirsi antifascista”. Poi l’annuncio sulle Europee

nl pixel