Carlo Festa del Sole 24 Ore analizza la situazione societaria dell’Inter e le possibili opzioni per Steven Zhang.
Il giornalista Carlo Festa, intervenuto a TeleLombardia, ha discusso del futuro societario dell’Inter, soffermandosi sull’imminente decisione che Steven Zhang dovrà prendere in merito, in vista della scadenza del bond con Oaktree a maggio 2024. Ha sottolineato come la situazione finanziaria dell’Inter sia diversa da quella del Milan al momento della cessione, poiché il club nerazzurro porta con sé un debito di oltre 400 milioni di euro.
Secondo Festa, per valutare il prezzo di vendita dell’Inter è necessario sottrarre il debito dal valore stimato del club, che potrebbe aggirarsi attorno a 1,2 miliardi di euro. Pertanto, l’importo da pagare in contanti sarebbe di circa 700-800 milioni di euro. Tuttavia, il problema dell’Inter non si limita a questo: il nuovo acquirente dovrà anche effettuare un aumento di capitale per introdurre risorse nella società, il che potrebbe portare il costo totale dell’operazione a oltre un miliardo di euro, una cifra considerevole per un club italiano.
L’acquirente potrebbe essere in mente
Festa ritiene che Zhang sia fortemente legato all’Inter e non abbia intenzione di venderla, altrimenti avrebbe già avviato la procedura. Tuttavia, il presidente dell’Inter è consapevole della scadenza in Cina e deve quindi valutare le offerte. Al momento, non ci sono trattative in stato avanzato, ma vi è interesse da parte di alcuni soggetti, alcuni più credibili di altri.
Una cessione nell’estate 2023? Secondo Festa, la situazione è complessa. Il finanziamento scade nel maggio 2024, e Zhang dovrà trovare una soluzione entro la fine dell’anno o, al massimo, entro la fine della stagione. È improbabile che si avvicini troppo alla scadenza del pegno senza vendere l’Inter, altrimenti rischierebbe di ripetere l’errore commesso da Li con il Milan.
Oaktree potrebbe già avere un acquirente in mente, ma non è chiaro come Zhang possa risolvere la situazione. Festa ritiene che una cordata italiana sia poco probabile, data la necessità di ingenti risorse finanziarie. Gli unici acquirenti possibili provengono dal Golfo Persico o dagli Stati Uniti, e anche se si sente parlare di Andrea Radrizzani, ad oggi non ha ancora acquistato nulla in Italia.
