Il Conte Bis tiene solo per paura delle elezioni? Mancano punti di contatto tra le forze di maggioranza che vivono una crisi senza fine.
Passano i mesi e la situazione al governo sembra addirittura peggiorare. Le discussioni sulla manovra erano solo l’antipasto di una maggioranza che litiga da settimane sulla prescrizione e con Italia Viva di Renzi che vota addirittura con le opposizioni. Con il Centrodestra. Contro gli avversari che il Conte Bis voleva e vuole (almeno nelle dichiarazioni) battere.
Il Movimento 5 stelle in piazza… contro sé stesso
E non è tutto. La coalizione di maggioranza è così confusa e confusionaria che il Movimento 5 stelle, ex protagonista della scena politica, ha scelto di andare in piazza a manifestare contro il tentativo di restaurazione e contro chi vuole cancellare le leggi dei Cinque stelle. Di fatto Di Maio ha indetto una manifestazione contro il governo, contro sé stesso.
Il governo Conte Bis tiene solo per la paura delle elezioni?
È difficile a questo punto non credere alla campagna elettorale perenne di Matteo Salvini, secondo cui il governo tiene per due motivi: le poltrone e la paura delle urne. Sul primo punto non ci esprimiamo e preferiamo credere che ci siano politici interessati al Bene della Patria e non a quello del proprio conto in banca. Sulla paura del voto qualche dubbio sorge spontaneo.
La sensazione è che la coalizione di maggioranza non abbia gli ideali condivisi e condivisibili per governare insieme. Troppe teste e troppe pretese. Troppe promesse da mantenere di fronte ai rispettivi elettori. E così se M5s, Pd e Leu trovano un compromesso, Italia Viva insorge. Per ogni tema importante c’è una forza di maggioranza che tira il freno e alza barricate. Rallentando l’azione di governo in un momento anche particolarmente delicato per l’Italia, che ha difronte a sé emergenze di difficile risoluzione.
Un governo (esclusivamente) anti-Salvini
Il Conte Bis è una coalizione anti- Salvini, ma dal punto di vista costruttivo non emergono punti in comune. La lite è continua. Dalle concessioni autostradali alla prescrizione passando per la revisione dei decreti sicurezza. Nella maggioranza di governo manca una visione unitaria e la sensazione è che se alle spalle non incombesse la minaccia delle urne la coalizione sarebbe a un passo dalla sua fine.