L’Italia pensa alla nuova manovra economica. Le sensazioni sono positive (se verranno rispettate le aspettative) ma serve prudenza.
Archiviata la procedura di infrazione, il governo pensa alla nuova manovra economica. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha specificato che non si tratterà di una manovra correttiva ma di un forte aggiustamento, uno dei più sostanziosi della recente storia economica del paese.
Le condizioni poste dall’Ue e le rassicurazioni del governo italiano
Conte e Tria, i fautori dell’accordo provvidenziale con l’Ue, hanno messo sul piatto la riduzione delle spese per il Reddito di Cittadinanza e per Quota Cento.
La Commissione europea ha specificato che l’Italia resta uno dei paesi osservati-speciali, ma la situazione sembra decisamente meno complicata del previsto per il governo italiano.
La missione di Tria e Conte per la prossima manovra
L’Obiettivo del premier e del titolare del Mef è quello di riuscire ad abbassare ulteriormente il rapporto deficit-Pil. Senza la scure della procedura di infrazione sulla testa, il governo potrebbe aver guadagnato un margine di quattro miliardi da poter investire.
Le buone notizie arrivano proprio dal provvedimento anti-procedura approvato in Cdm. I tagli su Reddito e Quota Cento potrebbero portare nelle casse dello Stato quattro miliardi di euro che potrebbero far scendere il dato relativo al deficit.
Il costo della nuova manovra potrebbe scendere di circa dieci miliardi (nella migliore delle ipotesi realistiche), concedendo al governo un buon margine… di manovra.
Le condizioni favorevoli sono figlie della trattativa serrata condotta da Tria e Conte con l’Unione europea. La diplomazia ha portato i suoi frutti senza snaturare la politica espansiva avviata dalla Lega e dal Movimento Cinque Stelle sin dall’inizio della propria esperienza di governo.
I risvolti sul caso politico e le possibili tensioni nel governo
Il rinnovato ottimismo che circola nei palazzi del potere del governo italiano ha anche risvolti politici. Matteo Salvini ha ripetuto che anche per la prossima manovra l’obiettivo sarà quello di tagliare le tasse a prescindere dalla posizione dell’Europa. La linea dura del leader della Lega di certo non aiuta Conte e Tria, che temono un nuovo confronto politico che potrebbe far vacillare la maggioranza di governo. Di nuovo.