Kalinic ha detto sì al Milan ma manca l’accordo con la Fiorentina

Kalinic ha detto sì al Milan ma manca l’accordo con la Fiorentina

Il club rossonero ha il gradimento dell’attaccante croato. Per Kalinic però la Fiorentina chiede 30 milioni mentre il Milan non va oltre i 25 milioni, compresa la contropartita tecnica.

Non ci sarà nessuna asta per Nikola Kalinic: il tentativo del ds dell’Inter Ausilio che ha incontrato Ramadani non ha prodotto alcunché. O meglio, il dirigente nerazzurro ha fatto sapere all’intermediario che la ricerca di un vice-Icardi è un obbiettivo di mercato ma non alle cifre richieste dal club viola. Lo stesso discorso vale per il Milan che si è già assicurato il portoghese André Silva per quasi 40 milioni. L’attaccante classe ’88 ha segnato 20 gol nell’ultima stagione al “Franchi” tra campionato e coppe.

Intesa tra i rossoneri e l’attaccante

Secondo quanto titola il Corriere dello Sport, Kalinic sarebbe più vicino al Milan in quanto avrebbe praticamente detto sì al club di via Aldo Rossi. Le richieste dell’attaccante ex Dnipro si aggirano sui 3 milioni e mezzo netti per quattro stagioni; probabile che i rossoneri propongano un po’ meno aggiungendo qualche bonus. Con l’eventuale ingaggio di Kalinic, il reparto d’attacco di Montella sarebbe quasi al completo, con la necessità di sfoltire la rosa: Bacca e Lapadula restano sempre sul piede di partenza.

Le richieste della Fiorentina

L’ostacolo più grande per arrivare al 29enne di Solin è rappresentato dalle richieste del club toscano. Pantaleo Corvino continua a chiedere 30 milioni e in un’unica soluzione. Il Milan, invece, non è disposto a andare oltre una valutazione complessiva di 25 milioni nella quale comprendere una o più contropartite tecniche. I nomi che potrebbero interessare alla Fiorentina sono quelli di Kucka e/o Lapadula, entrambi valutati circa 10 milioni da parte di via Aldo Rossi. Kalinic, approdato in Toscana due anni fa per appena 5 milioni, ha il contratto con scadenza il 30 giugno 2019. Dopo due stagioni, il club toscano realizzerebbe una plusvalenza molto consistente in caso di cessione.

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