Continuano le indagini sul caso della caduta di Hasib Omerovic: alle tante domande senza risposta, si aggiunge un nuovo interrogativo…
Pare che i vestiti restituiti dall’ospedale Gemelli di Roma alla famiglia di Hasib Omerovic, non siano gli stessi che l’uomo indossava quando è precipitato dalla finestra di casa sua. Numerosi gli interrogativi: che fine hanno fatto i vestiti di Omerovic? Per quale motivo l’ospedale avrebbe restituito degli indumenti differenti?
Tanti interrogativi che – per il momento – non trovano una risposta. Hasib Omerovic è il 36enne disabile e sordomuto precipitato due mesi fa dalla finestra di casa sua, in seguito alla visita di quattro poliziotti. Da allora l’uomo si trova ricoverato in ospedale, dopo essere finito in coma. Si sarebbe risvegliato qualche giorno fa.
Cosa non torna nella vicenda di Hasib
Ma già dai primi istanti in cui si è appresa la notizia “dell’incidente” di Hasib, qualcosa non tornava. Ad esempio, per quale motivo i quattro poliziotti si sarebbero recati nella sua abitazione senza un mandato di perquisizione né una formale autorizzazione?
Uno dei quattro poliziotti ha affermato di aver bussato alla porta dell’abitazione, dopodiché la sorella di Hasib gli avrebbe aperto. Ipotesti che non regge, in quanto sia Hasib che sua sorella sono sordi. Pare che gli inquirenti si siano recati nell’abitazione Omerovic in seguito ad un post, pubblicato sulla pagina Facebook del quartiere Primavelle, in cui venivano denunciati gli atti di molestie messi in atto da Hasib nei confronti di una ragazza. E secondo alcune indiscrezioni, sembra che la ragazza in questione, vittima delle molestie sessuali, sia proprio la nipote di uno dei quattro poliziotti – ora indagati – che si sono recati nell’abitazione dell’uomo.
Il mistero degli indumenti scambiati
Adesso sorgono nuovi dubbi in merito alla vicenda. Alcuni giorni dopo la caduta di Hasib, la famiglia ha ricevuto dalla struttura ospedaliera gli indumenti del 36enne. Ma a quanto pare, non si tratta degli abiti dell’uomo.
L’avvocato Arturo Salerni, ha spiegato in sede di una conferenza stampa: “L’ospedale ha consegnato un pantaloncino marrone e un paio di scarpe blu mentre Hasib indossava un pantalone nero arrotolato sulle ginocchia e scarpe diverse da quelle restituite”.
Tra i tanti interrogativi, anche quello dello scatto. Subito dopo la caduta di Hasib, qualcuno gli avrebbe scattato una foto mentre era a terra sanguinante. La foto in questione sarebbe poi giunta nelle mani della famiglia Omerovic, inviata da una vicina di casa. Chi ha scattato quella foto? E per quale motivo? Le indagini continuano.