Il nuovo dpcm è l’ultima spiaggia prima del lockdown. Le ultime tappe verso la chiusura

Il nuovo dpcm è l’ultima spiaggia prima del lockdown. Le ultime tappe verso la  chiusura

Il governo confida nel dpcm del 24 ottobre, l’ultima spiaggia prima del lockdown, secondo alcuni già necessario e inevitabile.

Emergenza coronavirus in Italia, si confida nel nuovo dpcm per scongiurare l’ipotesi di un nuovo lockdown. Alla luce dei recenti dati sulla diffusione del coronavirus in Italia e alla luce dell’ultimo aggiornamento del monitoraggio dell’ISS, il governo ha deciso di procedere con una nuova stretta che ha scatenato le proteste e le manifestazioni di piazza.

Coronavirus Milano

Emergenza coronavirus in Italia, il nuovo dpcm è un (disperato) tentativo di evitare una nuova chiusura generale

Con il nuovo dpcm, il terzo di ottobre, il governo procede con una stretta significativa a livello nazionale nella speranza di contenere i contagi ed evitare così un nuovo lockdown a livello nazionale, che il Presidente del Consiglio vuole scongiurare ad ogni costo. Lo stesso premier Conte ha evidenziato come le chiusure siano state decise in base al documento di analisi dell’ISS.

Introdotte le nuove misure, si monitorano in primo luogo i dati dei ricoveri in terapia intensiva, poi il numero dei decessi giornalieri. Se i dati dovessero essere positivi, allora si potrà tirare un sospiro di sollievo. In caso contrario si procederà con un lockdown che sarebbe a questo punto inevitabile.

Giuseppe Conte

Le ultime tappe prima del lockdown

Nel caso in cui le misure adottate dal governo con il dpcm del 24 ottobre dovessero risultare inefficaci, si procederebbe a passo svelto verso le ultime tappe che porteranno al nuovo lockdown generale. Che presumibilmente potrebbe essere in versione ‘soft’, come accaduto in Francia e in Germania.

Le ultime carte da giocare sono la chiusura delle scuole e lo stop alla mobilità regionale, ossia il divieto di spostamento tra le Regioni. Infine si potrebbe ricorrere al coprifuoco, quindi al divieto di circolazione dopo una certa ora, misura che ad esempio in Francia non ha evitato il ricorso alla chiusura del Paese.

Di seguito il video con le dichiarazioni di Conte in occasione dell’informativa alla Camera del 29 ottobre

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