Il Pd blinda la maggioranza. Zingaretti sui social: “Pronti a sostenere il Governo”.
ROMA – Il Pd blinda la maggioranza. In un post sui social il segretario Nicola Zingaretti ha ribadito l’appoggio del proprio partito alle azioni della maggioranza contro il coronavirus. E il riferimento è alla discussione sulla proroga dello stato di emergenza.
“Il Pd – si legge nel post – è pronto a sostenere qualsiasi scelta del governo utile a contenere la pandemia. Chi nel mondo non lo ha fatto sta pagando un prezzo drammatico“.
Ceccanti (Pd): “Il premier venga in Parlamento”
La posizione di Zingaretti, però, non è condivisa da tutti al Nazareno con Stefano Ceccanti che, come riporta La Repubblica, chiede l’intervento del premier Conte in Parlamento.
“E’ giunto – ha detto il capogruppo dem commissione Affari costituzionali della Camera – un importante chiarimento sulla necessità della presenza del presidente del Consiglio in Parlamento prima dell’eventuale proroga dello stato di emergenza […]. Dal momento che martedì è già previsto un intervento del ministro della Salute Roberto Speranza, senza sminuire in nulla il decisivo intervento successivo del presidente del Consiglio, è lecito attendersi dei chiarimenti sugli indirizzi che stano maturando nell’esecutivo per la fase successiva“.
Copasir: “No a pieni poteri”
La proroga dello stato di emergenza non convince la Lega con il presidente del Copasir, Raffaele Volpi, che ha precisato: “Pensiamo che, a fronte di possibili situazioni critiche, sia inopportuno trovare il Paese con un anomalo e fraintendibile combinato disposto tra eventuali problematiche sociali complesse ed i poteri speciali al Presidente del Consiglio con un eventuale prolungamento dell’emergenza“.
“In un corretto perimetro dei ruoli politici ed istituzionali tra maggioranza ed opposizione – ha concluso il rappresentante di via Bellerio – riteniamo che le criticità probabili ed eventuali debbano trovare un confronto e soluzioni in Parlamento, quale massima istituzione della democrazia italiana“. Passaggio che ci potrebbe essere nelle prossime settimane con la decisione definitiva che dovrà essere presa entro il 31 luglio 2020.