Il Partito popolare europeo, il Ppe, partito europeo di cui fa parte Forza Italia si dissocia dalle dichiarazioni di Berlusconi.
Dopo le scioccanti dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’incontro di Meloni con il presidente ucraino e il giudizio negativo nei confronti di Zelensky sono arrivate critiche da ogni parte. Il governo e la premier Giorgia Meloni hanno ribadito il sostegno a Kiev e nessun cambio di linea mentre le opposizioni chiedono chiarimenti sulle nostalgie filorusse del leader di FI. Le dichiarazioni non sono state avvalorate da nessun esponente del partito azzurro che segue la linea di Tajani. Ora arrivano anche le prese di distanza del Ppe.
“Il gruppo del Ppe respinge fermamente le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina. Non riflettono la nostra linea politica. La Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima. Non cederemo alla narrazione di Putin e l’Ucraina può contare sul nostro pieno sostegno”. Ha scritto così su Twitter l’account ufficiale del Ppe. La famiglia europea ha fatto questa dichiarazione d’intesa con Fratelli d’Italia. In questo modo, dopo trent’anni di militanza nel Ppe, Berlusconi viene scaricato per le sue posizioni ambigue e scomode sia per l’Italia che per l’Europa.
Anche l’Europa scarica Berlusconi
Il Ppe era stato attaccato da pesanti critiche a livello europeo dopo le dichiarazioni di Berlusconi. “Sono inorridita dalle nuove scioccanti dichiarazioni sull’Ucraina di Berlusconi. È questa la posizione del governo Meloni e del ministro degli Esteri Tajani di Forza Italia? Ha qualcosa da dire il presidente del Ppe Manfred Weber?”, aveva scritto su Twitter la leader socialista Garcia sottolineando che dopo un anno dall’aggressione era tempo di decidere da che parte stare.
Anche l’europarlamentare di Renew Europe Verhofstadt aveva scritto: che “tutto ciò non è più divertente, sta indebolendo attivamente l’Ucraina… e l’Europa”, riferito alle dichiarazioni del leader di FI e chiedendo: “Quando il Ppe lo butterà fuori?”.