Jules Hoffmann, premio Nobel e immunologo, si dice ottimista contro il coronavirus. A patto di essere prudenti. Per il vaccino ci vorrà la fine del 2021.
MILANO – Il coronavirus è stato al centro della presenza di Jules Hoffmann, immunologo e premio Nobel per la medicina, al Premio Balzan.
“Coronavirus? Non credo a seconda ondata”
Il 79enne francese si è detto ottimista per quanto riguarda la guerra al Covid-19: “Se saremo prudenti, non ci sarà bisogno di un nuovo lockdown“, ha detto. “Non parlerei di seconda ondata. In Cina non si è verificata la seconda ondata, ad esempio“. Sulla riapertura delle scuole, Hoffmann ha dato fiducia ai colleghi italiani e, comunque, ha ricordato “i ragazzi sono meno suscettibili di infezione rispetto agli anziani“.
I tempi del vaccino
Per l’immunologo: il virus continuerà a circolare fino a quando non ci sarà il vaccino. “Penso che entro Natale – ha auspicato – ci sarà, ma diventerà disponibile alla fine del 2021“.
I dati nel mondo
Nel frattempo, ieri c’è stato un nuovo record giornaliero di casi di coronavirus: secondo l’Oms, i contagi nel mondo sono stati 307.930 nelle ultime 24 ore, il livello più alto in assoluto dall’inizio della pandemia. L’allarme dell’Oms per la situazione in Europa dove il numero medio giornaliero di casi è ora superiore a quello del primo picco di marzo. L’Europa vedrà un aumento dei decessi provocati dal coronavirus nei mesi di ottobre e novembre, ha dichiarato il direttore per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Hans Kluge. Globalmente superati i 29,1 milioni di contagi mentre i morti per covid sono oltre 927mila.