Il raduno del Milan nel 1986: l’elicottero, le “Valchirie” e la missione di Berlusconi

Il raduno del Milan nel 1986: l’elicottero, le “Valchirie” e la missione di Berlusconi

Il Milan, ai nastri della stagione 1986/87, si presenta in grande stile. Il nuovo patron Berlusconi, il giorno del ritiro, atterra sull’Arena Civica a bordo di un elicottero al suono delle “Valchirie”, in stile Apocalypse Now…

Il 1986 è l’anno che per il popolo rossonero rappresenta quasi una sorta di seconda fondazione. Il Milan viene infatti da stagioni tormentatissime: dopo lo scudetto della Stella nel 1979, l’anno successivo il Diavolo scende nell’inferno della Serie B a causa del coinvolgimento nel calcioscommesse. Dopo Colombo arriva alla testa dei rossoneri “Giussy” Farina ma Baresi e compagni ripiombano ancora nel campionato cadetto non riuscendosi a salvare all’ultima giornata. Con il ritorno di Liedholm in panchina il Milan sembra poter risalire ma alla fine del 1985 il club rossonero è a un passo dal fallimento a causa dei problemi finanziari dell’imprenditore vicentino.

L’arrivo di Silvio Berlusconi

All’inizio del 1986, dunque, il Milan si trova in cattive acque e non va meglio sul piano sportivo, con l’eliminazione in Coppa Uefa da parte dei modesti belgi del Waregem. Silvio Berlusconi, rampante imprenditore noto nel settore televisivo e dell’edilizia, decide di rivelare il club rossonero tra febbraio e marzo. L’industriale meneghino vuole subito lasciare il segno e invertire la rotta.

Il raduno all’insegna dello spettacolo

Il 18 luglio è il giorno della presentazione in vista della nuova stagione. All’Arena Civica di Milano si sono riuniti 10 mila tifosi rossoneri, esaltati dal nuovo corso. I presenti, tuttavia, non sanno cosa li aspetta. Da lì a poco, al suono delle “Valchirie“, la famosissima opera di Wagner e colonna sonora del film “Apocalypse Now”, dal cielo scende (tra lo stupore generale) l’elicottero con a bordo Berlusconi e i giocatori. Anni dopo, il capitano Baresi dirà: “La squadra si trovò a Linate senza rendersi conto di quello che stava accadendo. Ci presero in giro, ma con gli elicotteri il presidente dimostrò subito la voglia di stupire. E noi capimmo che il vento era cambiato…“.

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