Carbon tax alle frontiere UE rinviata: successo per Giorgia Meloni
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il successo di Giorgia Meloni: la richiesta che cambia tutto

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

La CE propone il rinvio di un anno della carbon tax, accogliendo le richieste del governo italiano guidato da Giorgia Meloni.

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha intensificato gli sforzi per combattere il cambiamento climatico, introducendo misure volte a ridurre le emissioni di CO₂ e promuovere la sostenibilità ambientale, in questo argomento però il Governo di Giorgia Meloni ottiene una vittoria. Tra queste iniziative, il Meccanismo di Aggiustamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM) è emerso come uno strumento chiave per garantire che i prodotti importati rispettino gli standard ambientali europei.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Il ruolo del CBAM nelle politiche ambientali europee

Il CBAM è stato concepito per evitare la cosiddetta “fuga di carbonio”, fenomeno in cui le aziende trasferiscono la produzione in paesi con regolamentazioni ambientali meno rigorose. Attraverso questo meccanismo, l’UE intende tassare i prodotti importati in base alle loro emissioni di CO₂, assicurando una concorrenza leale tra le industrie europee e quelle estere. L’implementazione del CBAM era inizialmente prevista per il 2026, coinvolgendo settori ad alta intensità energetica come cemento, ferro, acciaio, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno.

L’obiettivo del CBAM è duplice: da un lato, eliminare il vantaggio competitivo dei produttori esteri che operano senza vincoli ambientali stringenti; dall’altro, spingere le imprese europee ad adottare processi più sostenibili, incentivando l’uso di energie rinnovabili.

Le richieste di revisione e la svolta di Bruxelles

La proposta iniziale, tuttavia, ha sollevato preoccupazioni tra diversi Stati membri, tra cui l’Italia. Il governo guidato da Giorgia Meloni, attraverso il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha sottolineato la necessità di una revisione per proteggere la competitività delle imprese italiane. In un incontro con il ministro francese Marc Ferracci, Urso ha affermato: “I nostri Paesi condividono la necessità di rivedere subito il Cbam per garantire la competitività della nostra industria nella sfida della decarbonizzazione”.

In risposta a queste richieste, la Commissione Europea ha proposto di posticipare l’entrata in vigore del CBAM al 2027 e di introdurre una soglia di 50 tonnellate annue per esentare i piccoli importatori, ad eccezione dei settori di elettricità e idrogeno. Secondo quanto riportato dall’ANSA, la bozza della Commissione afferma che “la soglia fissata esenterà la stragrande maggioranza degli importatori dagli obblighi previsti”.

La decisione di Bruxelles rappresenta un importante successo per l’Italia, che vede accolte le proprie istanze in ambito europeo. Il rinvio della carbon tax consentirà alle imprese italiane di affrontare la transizione ecologica con maggiore gradualità, preservando la loro competitività sui mercati internazionali.

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ultimo aggiornamento: 25 Febbraio 2025 10:06

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