"Sudditanza": Ilaria Salis accusa Giorgia Meloni e il governo
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“Sudditanza”: Ilaria Salis accusa Giorgia Meloni e il governo

murales Ilaria Salis

Ilaria Salis accusa il governo italiano di sudditanza verso gli USA nel caso Abedini: ecco le critiche dell’europarlamentare.

La recente decisione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di negare l’estradizione di Mohamed Abedini, hanno mosso un’inaspettata critica nelle parole di Ilaria Salis.

L’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), come riportato da Il Tempo, non ha lesinato attacchi diretti al governo di Giorgia Meloni. Ha definito la vicenda Abedini come l’emblema della “sudditanza dell’Italia agli Stati Uniti“, una dichiarazione che non poteva passare inosservata.

Ilaria Salis
Ilaria Salis

Ilaria Salis accusa il governo Meloni sul caso Abedini

Secondo Ilaria Salis, come scritto sui social, il caso Abedini rappresenta un grave errore da parte delle autorità italiane. “Di Abedini sappiamo poco, ma una cosa è certa: è stato arrestato in Italia senza aver commesso alcun reato, né secondo la legge italiana né secondo quella europea. Un arresto conto terzi, che ha messo a rischio la sicurezza degli italiani in Iran e portato alla cattura di un ostaggio italiano“, ha dichiarato.

La parlamentare ha sollevato anche il sospetto che la decisione del ministro Nordio sia stata ritardata per motivi politici: “Perché il Ministro della Giustizia Nordio ha dovuto attendere il via libera di Washington per prendere una decisione? Perché è stato necessario che Meloni volasse a Mar-a-Lago per chiedere a Trump il permesso di applicare la legge italiana?“.

Le sue parole hanno evidenziato un presunto atteggiamento servile del governo nei confronti degli Stati Uniti. Contrapponendo a quello che definisce un “finto sovranismo” la necessità di un’autonomia reale.

La lotta per i diritti umani e l’appello per Pakhshan Azizi

Oltre alla questione dell’estradizione di Abedini, aggiunge Il Tempo, Ilaria Salis ha voluto puntare i riflettori su un’altra battaglia importante: la difesa dei diritti umani in Iran. La parlamentare ha ricordato il caso di Pakhshan Azizi, attivista curda condannata a morte.

In Iran, nelle carceri di Evin e altrove, migliaia di prigionieri politici continuano a subire privazioni e torture. A partire da Pakhshan Azizi, attivista e femminista curda, ingiustamente detenuta, condannata a morte e ora a rischio di esecuzione dopo la conferma della sentenza da parte della Corte Suprema. La comunità internazionale deve difenderla!”, ha esortato.

Infine, l’europarlamentare ha ribadito la necessità di una linea politica autonoma e coraggiosa da parte dell’Italia e dell’Europa. “Vorrei un’Italia e un’Europa capaci di agire con coraggio e autonomia, schierandosi senza esitazioni per la liberazione dei prigionieri politici, il rispetto dei diritti umani e la giustizia sociale, senza dover chiedere il permesso di nessuno e mettendo al centro gli interessi della gente comune“, spiega.

L’appello sui social si conclude con un messaggio di speranza e di lotta: “Donna vita libertà! #PakhshanAzizi libera! Libere tutte!“.

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ultimo aggiornamento: 13 Gennaio 2025 15:52

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