L’orrore di Impagnatiello: si fingeva felice, intanto avvelenava Giulia Tramontano

L’orrore di Impagnatiello: si fingeva felice, intanto avvelenava Giulia Tramontano

Durante il baby shower del piccolo Thiago, l’uomo si fingeva felice ma stava premeditando già l’omicidio di Giulia Tramontano.

Quanto può apparire inquietante la facilità con cui una persona riesce nascondere un orrore del genere, dietro un falso sorriso? Il processo per Alessandro Impagnatiello si avvicina, e nuovi dettagli emergono sulla vicenda che ha portato fin all’assassinio di Giulia Tramontano, incinta al settimo mese del loro figlio Thiago.

La finzione di Impagnatiello al baby shower

In vista del processo per Alessandro Impagnatiello, che il 29 maggio scorso ha ucciso Giulia Tramontano – incinta di 7 mesi – con 37 coltellate, l’avvocato che assiste la famiglia della vittima fa luce su nuove sconcertanti verità.

Era metà marzo del 2023, quando la coppia aveva invitato amici e parenti al baby shower per annunciare il sesso del bambino, Thiago. Secondo il legale Giovanni Cacciapuoti, nel video Impagnatiello fingeva felicità, mentre tentava di liberarsi sia della compagna che del figlio mai nato.

“Secondo quanto emerso, infatti, proprio in quelle ore stava propinando del veleno a Giulia“, racconta l’avvocato, aggiungendo: “Mi ha colpito moltissimo. C’è il contrasto tra una donna che sta per diventare mamma, ed è felicissima di dirlo a tutto il mondo, e un uomo che, mentre ne sta desiderando la morte, finge di abbracciarla davanti a tutti”.

Omicidio Giulia Tramontano, in attesa del processo

Il caso di Giulia Tramontano ha scosso tutta l’Italia, in trepidante attesa che giustizia venga fatta. Manca poco più di un mese quando, il prossimo 18 gennaio, Alessandro Impagnatiello finirà a processo dove rischia l’ergastolo.

Le accuse nei suoi confronti sono gravissime: omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale con le aggravanti di crudeltà, vincolo della convivenza, futili motivi e premeditazione.

La premeditazione “è stata dimostrata attraverso le indagini compiute su iPad, cellulari, computer: Impagnatiello stava cercando di avvelenare Giulia già dal mese di dicembre”. Se venisse accolta anche la richiesta della Lega, Impagnatiello potrebbe essere accusato anche di duplice omicidio, considerando il femminicidio di una donna incinta.

“La famiglia di Giulia si aspetta adesso che la Corte d’Assise sappia riconoscere le responsabilità, e sanzionarle in modo adeguato, dichiara Cacciapuoti.