Impeachment, Trump assolto al Senato: fiisce la lunga battaglia in Aula
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Direttore: Alessandro Plateroti

Impeachment, Trump assolto dalle accuse. E lui ammette: “Ho mandato Rudy Giuliani in Ucraina”

Donald Trump

Nessun impeachment per Donald Trump al Senato. Il presidente americano è stato assolto da entrambe le accuse.

WASHINGTON (STATI UNITI) – Niente impeachment al Senato per Donald Trump. Gli sforzi nella battaglia contro il presidente si ferma di fronte al muro del Senato.

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Qualche giorno dopo la notizia dell’assoluzione l’ex tycoon ha ammesso di aver mandato Rudy Giuliani in Ucraina.

Impeachment, assolto Donald Trump

Come nelle previsioni, i senatori hanno assolto il presidente americano da entrambe le accuse con i repubblicani che si sono presentati compatti. Trump è stato assolto con 52 voti a favore e 48 contrari. L’accusa principale era quella di abuso di potere.

Mitt Romney entra nella storia: è il primo a votare contro il ‘suo’ presidente

Resterà nella storia l’intervento di Mitt Romney, l’unico repubblicano che ha votato contro il presidente.

“Voglio poter dire ai miei figli e ai miei nipoti che ho fatto il mio dovere, al meglio delle mie possibilità, facendo quello che il Paese si aspetta da me. Voglio essere ricordato nei libri di storia solo come uno dei senatori che oggi diranno quanto il presidente abbia agito male, dolorosamente male”.

Trump ha risposto via Twitter chiedendo l’espulsione di Romney dal partito.

Nancy Pelosi: “Questo impeachment durerà per sempre”

La speaker della Camera, Nancy Pelosi, aveva annunciato i nomi dei membri del Congresso chiamati a condurre il processo nei confronti del presidente americano. Tra questi anche Adam Schiff e Jerry Nadler, che in passato hanno guidato le indagini per la messa in stato di accusa del presidente.

Comunque vada – ha detto la senatrice in una breve dichiarazione – questo impeachment durerà per sempre“.

Donald Trump
Donald Trump

Le dichiarazioni del collaboratore di Giuliani

Trump sapeva esattamente cosa stava succedendo“. Queste sono state le dichiarazioni di Lev Parnas, collaboratore di Giuliani, rilasciate ai microfoni di Msnbc. Secondo l’uomo il presidente americano sta mentendo quando afferma di non sapere nulla sulle pressioni del suo avvocato sull’Ucraina affinché indagasse sul figlio di Joe Biden.

Botta e risposta tra accusa e difesa

In attesa del dibatti, il botta e risposta tra accusa e difesa era iniziato con i documenti. I democratici chiedevano la rimozione dell’attuale presidente “per garantire l’integrità delle elezioni 2020. Immediata la replica dello staff dell’ex tycoon: “Tentativo sfrontato e fuori legge di capovolgere il risultato del voto del 2016 e interferire con il prossimo“. Durante il dibattito la sinistra ha definito Trump come un dittatore e per questo va rimosso.

L’accusa chiede la testimonianza di Bolton

Con una mossa per certi versi inaspettata, i democratici avevano chiesto di poter ascoltare John Bolton come testimone. Si tratta dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale. La richiesta nasce da un articolo del New York Times in cui si sostiene che nella bozza del suo libro Bolton abbia scritto dell’intenzione di Trump di congelare gli aiuti all’Ucraina fino all’apertura delle indagini su Biden.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:33

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