Imu prima casa, una sola esenzione a famiglia per contrastare il fenomeno dello ‘sdoppiamento’ dei coniugi. Cosa cambia con il dl Fisco.
Con un emendamento al dl Fisco, arriva la stretta sull’Imu: in base alle nuove regole, l’esenzione viene limitata ad una sola casa per famiglia. Si tratta di un provvedimento che risponde ad una sentenza della Corte di Cassazione, che aveva stabilito che i coniugi che vivono in case differenti non hanno diritto all’esenzione. La stretta è arrivata ma è meno stringente di quanto ipotizzato nelle scorse settimane.
La sentenza della Cassazione contro lo sdoppiamento delle famiglie
L’emendamento contrasta il fenomeno dello sdoppiamento delle famiglie. In poche parole i coniugi risultano residenti in due case per evitare di pagare l’Imu. Le abitazioni risultano infatti prime case dei rispettivi coniugi.
Una prima svolta è arrivata dalla sentenza della Corte di Cassazione, secondo cui non dovrebbe essere prevista alcuna esenzione per i coniugi che vivono in abitazioni diverse. I giudici avevano aggiunto che entrambi avrebbero dovuto pagare l’Imu.
Dl Fisco, la stretta sull’Imu: una sola esenzione a famiglia
L’emendamento al dl Fisco stringe notevolmente le regole stabilendo che vale una sola esenzione a famiglia. Quindi, se due coniugi vivono in due abitazioni differenti su una si paga l’Imu e l’altra è esente. Una stretta meno incisiva di quella suggerita dalla Cassazione, secondo cui entrambi i coniugi avrebbero dovuto pagare l’Imu.
Confedilizia contro l’emendamento
Confedilizia si schiera contro l’emendamento facendo sapere che sarebbe stato opportuno prendere in considerazione le indicazioni del Mef, secondo cui era possibile applicare la doppia esenzione nel caso di due coniugi che vivono in Comuni diversi per motivi di lavoro.