Sono in aumento i casi di infezione da Covid. Nonostante ciò, la variante Omicron 5 sembra essere più leggera rispetto alle precedenti.
Stiamo assistendo ad una nuova ondata dei casi di infezione da Covid. I ricoveri stanno aumentando, e sorgono preoccupazioni in merito all’organizzazione delle strutture ospedaliere durante la stagione invernale.
Polmoniti in diminuzione
Nonostante i dati mostrino un esponenziale aumento dei contagi, in Italia il numero delle polmoniti causate dal Covid è molto basso. Il problema risiede nel numero dei ricoveri, e del conseguente sovraffollamento degli ospedali che rischia di intasare il sistema sanitario.

In pochi giorni si supererà la quota di 10mila ricoverati postivi al Covid. Nella giornata di ieri se ne contano 8.220 di cui solo 325 in terapia intensiva. La preoccupazione maggiore è che le liste d’attesa per tutte le prestazioni il prossimo autunno, a causa dell’elevato numero di contagi, si allungheranno in maniera esponenziale.
L’infezione da variante Covid Omicron 5, non determina gravi complicazioni nei pazienti che la contraggono. A parlare della questione il dg Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: “Fortunatamente le polmoniti da Covid oggi sono rare, grazie al fatto che Omicron rispetto a Delta è una variante meno aggressiva”. La situazione andrà a nuocere più alla struttura organizzativa degli ospedali che non ai pazienti stessi.
La problematica del sovraffollamento delle strutture ospedaliere
Attualmente, sono a quota 8 mila gli italiani positivi al Covid e ricoverati nelle strutture ospedaliere. La maggior parte di essi, hanno scoperto di essere positivi dopo aver eseguito un tampone effettuato in pronto soccorso o prima di un ricovero non attinente con quelli per Covid.
Si tratta quindi di individui contagiati senza sintomi o comunque con sintomi leggeri, che si erano recati nelle strutture ospedaliere per altre motivazioni. Nonostante l’assenza di sintomi, i pazienti positivi vengono comunque isolati in reparti a parte dell’ospedale, per non farli entrare in contatto con altri pazienti ricoverati non infetti.