Coronavirus, aperta inchiesta a Reggio Emilia sui decessi avvenuti in una Rsa. Indagato anche un sacerdote.
REGGIO EMILIA – La Procura di Reggio Emilia ha aperto un’inchiesta sui decessi avvenuta in una Rsa gestita da don Angelo Orlandini. Oltre al presidente, sono stati iscritti sul registro degli indagati anche altre quattro persone con l’accusa di omicidio colposo e delitto colposo contro la salute pubblica.
Nelle prossime settimane saranno riesumate diverse salme anche se non si conosce il numero preciso. Le indiscrezioni parlano di 18 morti ma al Comune sono arrivate solo sei richieste. Tra le vittime anche il vescovo emerito incluso.
Coronavirus a Reggio Emilia, indagine in corso su una delle Rsa
L’indagine è stata aperta dalla Procura che attenderà gli esami sulle salme per poi procedere con l’inchiesta. L’ipotesi principale, scrive La Repubblica, è che il Covid-19 sia entrato nella struttura con un anziano ricoverato all’ospedale Franchini per un’altra patologia.
“Un caso clinico atipico – ha detto il sindaco di Reggio Emilia Fausto Torelli – che evidentemente ha passato le maglie del controllo sanitario. Non appena abbiano notato l’aumento dei contagi ci siamo messi in contatto con la casa della carità coinvolgendo anche l’azienda Usl e fornendo i presidi necessari“.
Coronavirus in Italia, zona rossa a Mondragone
La curva del coronavirus in Italia sembra piegarsi sempre di più anche se i piccoli focolai non mancano. L’ultimo paese ad essere chiuso è stato quello di Mondragone, in provincia di Caserta.
“Arriveremo a 700 tamponi nei prossimi giorni – ha detto il sindaco Virgilio Pacifico citato da Fanpage – i positivi andranno al Covid Hospital di Maddaloni, gli altri resteranno in città e saranno motivati. In Bulgaria ci sono focolai, i positivi potrebbero venire da lì“. La situazione sembra essere sotto controllo anche se il timore di un aumento dei numeri è molto alto.
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