Prosegue l’inchiesta sulla Fondazione Open, Matteo Renzi attacca i pm: “Un’operazione in grande stile, all’alba, di forte impatto mediatico”.
Matteo Renzi ha commentato la svolta nell’inchiesta sulla Fondazione Open attaccando i magistrati e parlando di un’operazione dal grane impatto mediatico.
Inchiesta Fondazione Open, Matteo Renzi attacca i pm
“Un’operazione in grande stile, all’alba, di forte impatto mediatico. La decisione è stata presa dai pubblici ministeri di Firenze, Giuseppe Creazzo e Luca Turco, titolari anche di altre inchieste: sono loro, ad esempio, ad aver firmato l’arresto per i miei genitori, provvedimento – giova ricordarlo – che è stato annullato dopo qualche giorno dai magistrati del Tribunale del Riesame“, ha dichiarato Matteo Renzi commentando le perquisizioni avvenute in diverse città d’Italia.
“Chi ha finanziato in questi anni la Fondazione Open ha rispettato la normativa sulle fondazioni. Cosa facesse la Fondazione è noto, avendo – tra le altre cose – organizzato diverse edizioni della Leopolda. E se è giusto che i magistrati indaghino, è altrettanto giusto che io mi scusi con decine di famiglie per bene che stamattina all’alba sono state svegliate dai finanzieri in tutta Italia solo perché un loro congiunto ha sostenuto in modo trasparente la nostra attività politica”.
La risposta di Renzi a Di Maio
Matteo Renzi ha poi risposto Luigi Di Maio, che aveva chiesto una Commissione per il controllo dei finanziamenti ai partiti.
“Se poi altri partiti utilizzano questa vicenda per chiedere commissioni di inchiesta sui partiti e sulle fondazioni io dico che ci sto. Anzi, rilancio: dovremmo allargare la commissione di inchiesta anche a quelle società collegate a movimenti politici che ricevono collaborazioni e consulenze da società pubbliche. Italiane, certo. Ma non solo italiane”.
Inchiesta sulla Fondazione Open
Nel registro degli indagati è finito Alberto Bianchi, presidente della Fondazione Open che ha finanziato l’attività politica di Matteo Renzi.
Tra i reati contestati c’è anche quello di finanziamento illecito ai partiti, che si aggiunge a quelli di riciclaggio e traffico di influenze.