Il sindaco di Milano Giuseppe “Beppe” Sala interviene in Consiglio comunale sull’inchiesta urbanistica: ecco le sue dichiarazioni.
Nonostante le numerose critiche, tra cui quelle di Vittorio Feltri, Giuseppe “Beppe” Sala ha scelto di affrontare in modo diretto il Consiglio comunale. Nel pieno della bufera giudiziaria che lo vede indagato per una vicenda urbanistica, il sindaco di Milano ha pronunciato un discorso, chiarendo la propria posizione e ribadendo l’intenzione di non dimettersi.

Inchiesta Milano: la posizione di Beppe Sala
“Le mie mani sono pulite“, ha dichiarato Beppe Sala in apertura del suo intervento, come riportato da L’Ansa e Leggo, definendo il momento “delicato per molti motivi che hanno a che vedere con la mia persona“. Il sindaco ha poi aggiunto: “Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature, di cui ho avuto onere e onore, si è sempre esclusivamente basato sull’interesse dei cittadini e delle cittadine. Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio“.
Con tono fermo, ha ammesso: “È fonte di grandissima sofferenza il mio coinvolgimento nell’indagine“. E ha risposto con durezza agli attacchi ricevuti: “Certa politica” che ha “comportamenti sgraziati” sta “commettendo un errore“. Poi ha aggiunto: “Se lo fate per ottenere una fotonotizia sulle pagine locali va bene, ma se lo fate per destabilizzarmi non avete possibilità, nella vita ho affrontato cose cento volte più gravi“.
Tancredi si dimette, mentre il sindaco resta
Durante la stessa seduta è intervenuto anche Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana, al centro di uno dei filoni dell’indagine. La Procura di Milano ha chiesto per lui gli arresti domiciliari. Dopo essere stato accolto con abbracci e strette di mano dagli altri assessori, l’assessore ha letto le sue dimissioni.
La posizione di Beppe Sala, invece, è stata chiarissima. Nessuna intenzione di fare un passo indietro: “Noi, e nessun altro, abbiamo il dovere di mantenere gli impegni presi con le elettrici e gli elettori“, ha detto con convinzione. E ha concluso con parole che non lasciano dubbi: “Se su queste basi la maggioranza che mi sostiene c’è… io ci sono“.