I rappresentanti dei lavoratori hanno reagito con indignazione all’incidente avvenuto ieri sera, rispondendo con uno sciopero generale.
Bufera di polemiche dopo il tragico incidente avvenuto martedì sera a Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza. Sono state due le vittime dell’accaduto, ma per i sindacati del trasporto ferroviario potrebbero essercene ancora molti altri se non si interviene immediatamente.
L’incidente tra treno e camion
La tragedia risale alla serata di ieri, martedì 28 novembre, intorno alle 18.30. Un treno con una decina di passeggeri a bordo – in località Thurio, nel comune di Corigliano-Rossano (Cosenza) – ha travolto un camion che si trovava sui binari.
Il mezzo colpito non avrebbe fatto in tempo ad attraversare le rotaie, restando incastrato sotto il passaggio a livello una volta abbassatosi. Nell’incidente, oltre a otto feriti, sono rimaste coinvolte due persone, morte sul colpo.
Si tratta della capotreno Maria Pansini, 60 anni di Catanzaro Lido, e l’autista del camion, Said Hannanaoi, un 24enne di origini marocchine.
I rilievi sul luogo dell’incidente
La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica dell’incidente ed accertare eventuali responsabilità. Entrambi i mezzi, subito dopo lo scontro violento, hanno preso fuoco.
Si ipotizza che il conducente del camion abbia attraversato i binari poco prima che il passaggio a livello si abbassasse, trovandosi quindi intrappolato sui binari. Solo pochi secondi dopo è sopraggiunto il treno a tutta velocità, prendendo in pieno il mezzo pesante.
Lo sciopero generale per il 30 novembre
A seguito dell’incidente ferroviario avvenuto ieri sera in provincia di Cosenza, le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal, hanno annunciato uno “sciopero di 8 ore, dalle 9 alle 17, per domani, giovedì 30 novembre, dei lavoratori di tutto il Gruppo Fs italiane e di tutte le imprese ferroviarie”.
I sindacati del comparto denunciano “la fragilità di un sistema infrastrutturale dimostratosi nuovamente inadeguato per utenza e lavoratori”, evidenziando la pericolosità dei passaggi a livello in tutti i livelli di confronto, chiedendone la soppressione totale.
Trenitalia e Italo non hanno ancora pubblicato un comunicato ufficiale, ma si prevede comunque che i servizi minimi di trasporto saranno garantiti.