Funivia Mottarone, Eitan dimesso dall’ospedale

Funivia Mottarone, Eitan dimesso dall’ospedale

Il dramma della funivia sul Mottarone, il piccolo Eitan potrebbe essersi salvato per l’ultimo abbraccio del suo papà.

Dopo l’incidente della funivia sul Mottarone, tutta l’Italia si è stretta in un abbraccio intorno al piccolo Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia.

Eitan potrebbe essersi salvato grazie all’abbraccio del padre

Il piccolo Eitan, 5 anni, è l’unico sopravvissuto della tragedia della funivia sul Mottarone. Il piccolo potrebbe essersi salvato per l’ultimo abbraccio di suo padre, che ha perso la vita nel drammatico incidente. Secondo le prime ipotesi, il padre ha stretto il figlio a sé proteggendolo con il proprio corpo. Questa è una delle ipotesi che circolano in ambito ospedaliero e sui giornali.

Ambulanza

Funivia Mottarone, come sta il bambino sopravvissuto all’incidente

Il bambino è stato trovato in vita dai soccorritori ed è stato trasportato con la massima urgenza presso l’ospedale infantile Regina Margherita. Il piccolo Eitan è ricoverato in prognosi riservata. È intubato e sedato. Già nella giornata del 23 maggio, quando è arrivato in ospedale dopo l’incidente, il bimbo è stato operato per una riduzione delle fratture.

Nella giornata del 24 maggio sono stati disposti nuovi esami. La situazione è stabile ma i medici evidentemente non si sbilanciano. Le condizioni sono costantemente monitorato dal personale medico. La famiglia del bimbo ha chiesto che venga mantenuto il massimo riserbo sulle condizioni del bambino.

il 25 maggio è iniziato il risveglio del bambino. Si tratta di una procedura lenta e graduale. Le condizioni del piccolo saranno costantemente monitorate. “Il risveglio è partito, la risposta del bambino è positiva. Comincia a dare i primi segnali di risveglio con colpi di tosse e alcuni momenti di respiro spontaneo. Ma in termine precauzionali stiamo andando con più calma e attenzione proprio perché la situazione del bambino è critica, seppur abbiamo dei segnali positivi“, ha dichiarato il Direttore generale della Città della Salute.

Nella mattinata del 26 maggio è arrivata la splendida notizia che tutti speravano di sentire: Eitan ha aperto gli occhi e al suo fianco ha trovato il viso conosciuto della zia, che non lo ha mai lasciato da solo in questi giorni.

“Il bimbo, ricoverato all’ospedale Regina Margherita, alle 10,45 è stato estubato e ha ripreso per un momento conoscenza. Essendo ancora sedato dai farmaci non è ancora cosciente“, fanno sapere i medici.

Al 27 maggio la prognosi resta riservata ma il bambino è sveglio e parla con la zia. Resta in prognosi riservata per il trauma toracico e addominale e per le fratture agli arti. Il risveglio, costantemente monitorato dai medici, procede bene. Il piccolo parla con la zia e ha iniziato a mangiare.

Nel pomeriggio del 31 maggio la decisione di sciogliere la prognosi. Martedì 1 giugno, invece, è in previsione il passaggio in stanza dopo poco più di una settimana in rianimazione.

Eitan ha lasciato il reparto di rianimazione

Ad inizio giugno il piccolo Eitan ha lasciato il reparto di rianimazione ed è stato trasferito nel reparto destinato ai pazienti in degenza. Il recupero prosegue quindi secondo i piani.

Eitan sta iniziando ad apprendere la verità sull’incidente

Ristabilito dal punto di vista del quadro clinico, Eitan sta iniziando ad apprendere la verità sul drammatico incidente che ha portato alla morte dei suoi genitori. Si tratta ovviamente di un procedimento delicatissimo che avviene con il sostegno dei medici, degli psicologi.

“Gli è stato spiegato quello che è successo, con le modalità concordate dai medici, dagli specialisti e dai familiari. Si tratta di processi molto lunghi ed estremamente delicati“, ha comunicato la legale dei familiari del bambino.

Le dimissioni dall’ospedale

Il 10 giugno è arrivata la splendida notizia delle dimissioni del bimbo dall’ospedale. Il piccolo torna a casa con la zia. Ovviamente prosegue il supporto da parte dei medici soprattutto per quanto riguarda l’aspetto psicologico.

La famiglia del bambino scomparsa nella tragedia della funivia del Mottarone

Amit Biran era un giovane medico israeliano. Viveva a Pavia con sua moglie e i due figli. Avevano deciso di fare un gita con i nonni. Hanno preso la maledetta cabina della funivia caduta nel vuoto.

Amit, 30 anni, la moglie Tal, Tom, il figlio di appena due anni, e i nonni della ragazza sono morti sul colpo. Per loro non c’è stato nulla da fare. Eitan invece è sopravvissuto al drammatico schianto. Tutta l’Italia è con lui.

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