Incidente per Luciana Littizzetto durante lo spot di “Che Tempo che Fa”

Incidente per Luciana Littizzetto durante lo spot di “Che Tempo che Fa”

Lo storico programma Rai passerà al Nove durante la prossima stagione televisiva e la sua nuova avventura non è iniziata benissimo.

La nuova avventura di “Che Tempo che Fa“, in arrivo sul Nove dopo una vita su Rai3, non è iniziata nel migliore dei modi. Luciana Littizzetto, infatti, ha vissuto attimi di paura durante le riprese di uno spot per presentare il programma sul suo prossimo canale: la conduttrice è stata morsa da un ragno violino mentre registrava la pubblicità. L’incidente è stato reso noto da Warner Bros Discovery, durante la presentazione dei suoi palinsesti.

Appena dopo il morso si è diffuso il panico sul set: il ragno violino è un aracnide molto velenoso che, con la sua tossina, può anche portare conseguenze letali per i soggetti più fragili. Dopo essere stati attaccati da questo insetto è possibile che la zona colpita vada in necrosi e si ulceri. Per fortuna, però, la Littizzetto non ha riportato conseguenze gravi e ci ha anche scherzato sopra con Fabio Fazio: “Pensa, povera bestia!”.

Il nuovo “Che Tempo che Fa”

Qui è tutto nuovo e tutto da fare – ha commentato Fabio Fazio alla presentazione del rinnovato “Che Tempo che Fa” sul Nove – penso sinceramente che l’ingrediente fondamentale per fare tv sia quello di essere liberi, ma liberi non significa dire quello che ti passa per la testa. È una arroganza dire quello che si pensa e che non ci si può permettere quando ci si rivolge a un pubblico vasto, come quello della tv. Prima di esprimere una opinione, bisogna pensarci cento volte“.

Il conduttore, durante la presentazione dei palinsesti, ha lanciato una frecciatina vera e propria a quella Rai che lo ha cacciato, aggiungendo che: “C’è un aspetto della libertà che è irrinunciabile ed è quello con cui ci siamo trovati d’accordo con il gruppo: libertà di essere contemporanei, se no non riesci a raccontare l’attualità. Abbiamo sentito anche noi esigenza di gioventù con la libertà di dire cose inaspettate e incontrollate“.

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