Incidente sul lavoro in provincia di Prato. Una operaia di 22 anni ha perso la vita in una azienda tessile. Tre indagati al termine delle indagini.
OSTE DI MONTEMURLO (PRATO) – Chiuse le indagini sulla morte di Luana D’Orazio, la ragazza morta in un drammatico incidente sul lavoro in provincia di Prato nelle prime ore di lunedì 3 maggio. La vittima, un’operaia di appena 22 anni, lavorava in un’azienda e ha perso la vita dopo essere rimasta incastrata in un macchinario. L’allarme è stato lanciato da un collega, ma il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
La Procura ha aperto un’indagine per ricostruire quanto accaduto e stabilire le responsabilità eventuali. Al termine delle indagini, sono tre le persone sul registro degli indagati.
La Procura di Prato, nella giornata del 7 dicembre, ha chiesto il rinvio a giudizio per 3 persone.
Le indagini sulla morte di Luana D’Orazio
Ad inizio ottobre si sono chiuse le indagini sulla morte di Luana D’Orazio. Tre persone risultano indagate. Si tratta di Luana Coppini titolare dell’azienda, del marito Daniele Faggi, che secondo gli inquirenti ha un ruolo attivo nell’azienda, e di Mario Cusimano tecnico manutentore. Per i tre le ipotesi di reato sono quelle di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele anti-infortunistiche. L’ipotesi degli inquirenti è che il macchinario al quale lavorava Luana avesse i dispositivi di sicurezza disattivati
I risultati dell’autopsia
L’autopsia, come riportato dal Corriere della Sera, avrebbe confermato la morte sul colpo per gravissime fratture toracico-polmonari. La 22enne sarebbe stata agganciata dai macchinari di spalle e trascinata sotto il rullo.
La perizia
Come riferito da La Repubblica, la perizia ha confermato la manomissione del macchinario killer. Il quadro elettrico dell’orditoio sarebbe stato manomesso. L’ipotesi avanzata dagli inquirenti è quella di aumentare la produttiva anche con meno sicurezza per i dipendenti.
La Procura chiede il rinvio a giudizio per i tre indagati
La Procura di Prato ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre soggetti indagati per la morte di Luana D’Orazio, morta il 3 maggio dopo essere rimasta incastrata in un macchinario nell’azienda nella quale lavorava.
I tre indagati sono Luana Coppini, titolare dell’azienda, il marito Daniele Faggi e Mario Cusimano, manutentore esterno. Le accuse sono di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele anti-infortunistiche.
Incidente sul lavoro in provincia di Prato, morta una operaia. La ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione riportata da La Repubblica, la 22enne, Luana D’Orazio, da poco madre, era al lavoro quando, per motivi ancora da accertare, è rimasta prima agganciata nel rullo e poi inghiottita dal macchinario.
Nello stabilimento era presente anche un secondo operaio, ma l’uomo era girato di spalle e non si è accorto dell’incidente. E’ stato proprio lui, però, a chiamare i soccorsi. Il personale medico, però, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. La giovane era da poco diventata mamma.