Migranti, indagato il comandante della Sea Watch

Migranti, indagato il comandante della Sea Watch

Agrigento, indagato il comandante della Sea Watch. L’ipotesi di reato è quella di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Scontro tra Salvini e Toninelli.

Il comandante della Sea Watch è indagato. La notizia arriva da Agrigento e rappresenta l’ultimo risvolto del caso legato al controverso sbarco dei migranti avvenuto nella serata del 19 maggio. Mentre Salvini continuava a negare l’autorizzazione per lo sbarco, la magistratura, dopo aver proceduto con il sequestro della nave, ha fatto scendere le persone dalla nave dell’Ong scatenando l’ira del Ministro dell’Interno, che ha appreso la notizia in diretta tv.

Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

Migranti, indagato il comandante della Sea Watch

La Procura di Agrigento ha proceduto con l’iscrizione del comandante della nave, Arturo Centore, nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è quella di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Al vaglio degli inquirenti il viaggio della Sea Watch, che dopo aver soccorso decine di persone in difficoltà al largo della Libia ha deciso di fare rotta verso l’Italia.

A fronte del divieto delle autorità di entrare nelle acque territoriali italiane, il comandante si è portato al largo di Lampedusa prima di ottenere l’autorizzazione a gettare l’ancora.

Fonte foto: https://www.facebook.com/seaeyeIT

Lega contro la magistratura, Movimento Cinque Stelle contro Salvini

Il caso della Sea Watch ha creato una nuova polemica all’interno del governo.

Se c’è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque agevoli lo sbarco di immigrati irregolari portati su una nave fuori legge dovrà vedersela con la legge“, ha dichiarato il Ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Il procuratore di Agrigento ha imposto questa iniziativa senza avvisare il ministro dell’Interno che non ha dato nessuna autorizzazione . E’ un Paese strano“.

Al leader della Lega ha risposto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, il quale si è schierato al fianco della magistratura.

“La magistratura è indipendente, ci sono leggi e testi unici, ben venga il sequestro del mezzo gestito dalla magistratura attraverso la Gdf”.

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