Caso Siri, il leghista ha intascato un milione dalla banca di San Marino?

Caso Siri, il leghista ha intascato un milione dalla banca di San Marino?

Indagine de L’Espresso sul caso Siri. Secondo il settimanale italiano l’ex sottosegretario ha intascato un milione da una banca di San Marino.

MILANO – Indagini de L’Espresso sul caso Siri: nuovi guai per l’ex sottosegretario. Secondo il settimanale ha intascato un milione di euro dalla Banca Centrale di San Marino. L’inchiesta è stata documentata con carte esclusive.

Il settimanale precisa che il prestito non aveva motivazioni finanziarie ma è stato deciso dalla banca “per avere scambi e relazioni con il senatore considerata l’importante posizione di sottosegretario in grado di condizionare il governo italiano“.

Le indagini

L’Espresso precisa che il sottosegretario ha ottenuto due “prestiti di favore ad alto rischi”. Le cifre sono 750mila euro tra ottobre 2018 e gennaio 2019 e 60mila euro ottenuti a marzo 2019 da un imprenditore a lui collegato. La vicenda è stata denunciata dagli ispettori della Banca Centrale di San Marino alla magistratura. Gli atti saranno trasmessi a Milano per effettuare ulteriori verifiche sulla vicenda.

L’indagine del settimanale ha pubblicato documenti in esclusiva dell’indagine ispettiva. E da questi si vede come il prestito è stato concesso non per motivi finanziari ma per avere uno scambi e relazioni con il senatore.

fonte foto https://www.facebook.com/ArmandoSiri/

La posizione di Siri

La posizione di Armando Siri in questa vicenda sarà chiarita nelle prossime settimane. Le anomalie più gravi, fa sapere L’Espresso, riguardano documenti che risultano “alterati“, “cancellati“, “omessi” o “tenuti nascosti”.

Le carte della Procura di San Marino sono state trasferite a Milano per verificare eventuali collegamenti con il caso eolico. Solamente ieri (giovedì 25 luglio 2019 n.d.r.) in un incidente probatorio il figlio di Nicastri aveva confermato le ultime intercettazioni. Ora si apre un nuovo filone di indagini con l’ex sottosegretario ancora una volta tra i principali indagati. E nelle prossime settimane potrebbe essere ascoltato dai magistrati di San Marino per chiarire la sua posizione.