Indagine Eurispes su antisemitismo e razzismo. In Italia si moltiplicano le persone che non credono all’Olocausto e ‘giustificano’ Mussolini.
ROMA – Il 15,6% degli italiani non crede all’Olocausto. E’ questo il risultato dell’indagine Eurispes su antisemitismo, razzismo e sicurezza. Secondo quanto specificato da questo sondaggi, gli episodi isolati contro gli ebrei non sono un indice reale di intolleranza. Per molti (60,6%) il problema di queste aggressioni è il linguaggio basato su odio e razzismo.
L’altro dato da evidenziare come quasi il 20% ‘giustifica’ Mussolini. Per loro il Duce è stato un grande leader che ha commesso solo qualche sbaglio.
Antisemitismo e immigrazione, le percentuali
Il sondaggio è stato pubblicato il giorno dopo le parole di Liliana Segre al Parlamento Europeo. E non crescono solo i numeri sull’antisemitismo. Anche l’immigrazione ha visto un aumento dello Ius Sanguinis con oltre 20 punti percentuali in più. In diminuzione, invece, le persone a favore dello Ius Soli.
Un quarto dei nostri connazionali vede l’immigrato come un pericolo. In crescita anche la convinzione che gli stranieri tolgano lavoro agli italiani e per contrastare l’immigrazione l’idea è quella di aiutarli a casa loro.
Insomma, dati che confermano una situazione non semplice nel nostro Paese per quanto riguarda immigrati ed ebrei.
I dati pubblicati dopo le parole di Liliana Segre
Il rapporto dell’Eurispes è stato pubblicato il giorno dopo le parole di Liliana Segre al Parlamento Europeo. La senatrice ha ribadito che ancora oggi molte persone credono che l’Olocausto non sia esistito. Affermazione confermata anche dai dati con una percentuale cresciuta di oltre 10 punti percentuali.
In crescita anche le persone contro gli immigrati. Numeri che spaventano visto il clima che si è creato nel nostro Paese. Con molti italiani che pensano che gli attacchi verificati nelle ultime settimane sono il frutto del linguaggio d’odio utilizzato dai politici e non solo.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/Eurispes/