L’infettivologo Galli sul lockdown: “A breve avremo problemi più seri. Questa è la realtà attorno alla quale è inutile fare ricami”.
MILANO – L’infettivologo Massimo Galli sposa la linea Ricciardi sul lockdown per le varianti in Italia. “Siamo tutti d’accordo – ha detto il primario dell’ospedale Sacco di Milano, riportato da La Repubblica – che vorremmo riaprire tutto quello che si può aprire. Nel mio reparto, però, ci sono molti casi dovuti alle nuove mutazioni. Questa è la realtà attorno alla quale è inutile fare ricami […]“.
“Con il virus non si fanno trattative politiche e sindacali”
L’infettivologo ricorda che “le avvisaglie di come si sta evolvendo la pandemia arrivano dagli altri Paesi europei […]. Le varianti non ce le siamo inventate noi. Le varianti ci sono e sono maggiormente contagiose, quindi vuol dire che hanno maggiore facilità a diffondersi in determinate condizioni che non sono situazioni da ritenersi sicure. Questo è molto spiacevole, ma è un dato di fatto. Non possiamo metterci a un tavolo e fare una trattativa politica o sindacali con il virus. Il virus segue le sue regole e le sue modalità di diffusione […]“.
Da Galli sostegno a Walter Ricciardi: “E’ chiaro che chi, compreso il sottoscritto, vi dice che bisogna chiudere può correre il rischio di esagerare nel fare queste affermazioni. Ma il rischio di esagerare è inferiore alla probabilità di avere purtroppo, per l’ennesima volta, ragione“.
Esperti divisi
Il lockdown continua a dividere gli esperti. Da una parte ci sono i rigoristi che chiedono misure molto più drastiche, dall’altra di continuare con il sistema a colori e di chiudere dove i numeri sono in ascesa.
Questa ultima idea, almeno secondo le ultime indiscrezioni, sembra essere condivisa (al momento) dall’esecutivo. Nessuna chiusura generalizzata, ma interventi localizzati per evitare una risalita nell’intero Paese. E le prossime settimane saranno decisive per il futuro del Paese.