L’inflazione cresce negli Stati Uniti a gennaio. I prezzi al dettaglio sono aumentati del 7 per cento.
WASHINGTON (STATI UNITI) – Cresce l’inflazione negli Stati Uniti a gennaio. Come riferito dall’Ansa, i prezzi al dettaglio hanno registrato una crescita superiore al 7%, raggiungendo i massimi da febbraio 1982 e si tratta di numeri che vanno oltre le previsioni del mercato.
Da registrare anche un incremento su base mensile. In questo caso la crescita è stata dello 0,6%, con un numero che è superiore a quello degli analisti. Questo, quindi, conferma un trend in salita e destinato a continuare a crescere nei prossimi giorni.
In salita il costo dell’energia
Corre anche il costo dell’energia. Secondo quanto scritto dall’Ansa, l’incide core dell’inflazione ha visto un incremento del 6% accelerando rispetto al 5,5% di dicembre. In crescita anche i prezzi delle auto usate (40,5%) e questo dato ha avuto un peso sicuramente importante per quanto riguarda la corsa dell’inflazione.
Tutti dati che pesano sulle tasche degli americani e per questo motivo non possiamo escludere un intervento da parte di Biden per mettere definitivamente fine a questa crescita e naturalmente consentire a tutti i cittadini di poter guardare con maggiore fiducia il futuro.
In Europa numeri più bassi
Naturalmente in Europa i numeri sull’inflazione sono molto più bassi. Questo fa sicuramente ben sperare per il futuro e soprattutto conferma le parole dette in passato dalla Lagarde. La presidente della Bce ha sottolineato come difficilmente il Vecchio Continente raggiungerà i livelli americani.
Nei prossimi mesi per tutto il mondo ci dovrebbe essere una frenata della crescita dei prezzi e di conseguenza un ritorno alla normalità dopo due anni fortemente condizionati dalla pandemia. Una situazione che non ha sicuramente aiutato la ripartenza dell’economia e, di conseguenza, rallentato un po’ il ritorno alla normalità.