Informativa del premier Giuseppe Conte sulla fase 2: tensione in Aula
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Direttore: Alessandro Plateroti

Conte: “Le scelte, per quanto tragiche, diventano addirittura obbligate”. Salvini: “Basta promesse”

Giuseppe Conte

Coronavirus, l’informativa di Giuseppe Conte sulla fase 2. Il premier in Aula.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna in Aula e lo fa per spiegare la fase 2. Lo fa nel suo momento più difficile, con l’Italia spaccata in due e il mondo della politica in fermento.

Mentre i commercianti manifestano in tutta Italia consegnando ai sindaci le chiavi delle proprie attività e mentre la Lega manifesta occupando l’Aula, Giuseppe Conte è costretto a difendere il suo operato e quello del governo che, assicura, ha agito in concerto con il Comitato Tecnico Scientifico.

L’informativa di Conte alla Camera sulla fase 2: “Non possiamo garantire ad oggi il ritorno alla normalità”

L’intervento di Conte alla Camera si apre con la protesta delle Opposizioni per il fatto che il Presidente del Consiglio abbia deciso di parlare senza mascherina, come consentito, a determinate condizioni, dalla riunione dei capigruppo. Il dibattito sulla mascherina ha letteralmente spaccato la Camera, con i deputati che hanno protestato fino alle dieci e venti, quando il Presidente Fico ha deciso di sospendere la seduta per cinque minuti.

Di seguito il video della diretta dalla Camera dei Deputati

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Il discorso del premier Giuseppe Conte alla Camera

“Stiamo affrontando un’emergenza senza precedenti. Siamo costretti a riconsiderare modelli di vita e rimeditare i nostri valori. Sono giorni in cui è vivace il dibattito anche critico sulle decisioni assunte, sugli strumenti adottati per prenderle e sui modi usati per comunicarle”, ha esordito il Presidente del Consiglio.

“Il governo non ha mai proceduto in via estemporanea o improvvisata […]. Anche il parlamento è stato doverosamente informato. Qualcuno potrà obiettare che lo stato delle conoscenza scientifica non è pienamente soddisfacente, che gli scienziati hanno espresso una varietà di posizioni. Ma abbiamo assunto a fondamento delle decisioni un principio di conoscenza scientifica. Imperativo categorico per un governo per il governo è quello di porre a fondamento delle proprie decisioni non le opinioni che si susseguono, ma le raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico“.

Un recente rapporto del Comitato Tecnico Scientifico, che non è segreto ma pubblicato e illustrato sui giornali, stima che la riapertura simultanea di tutte le attività e opportunità sociali porterebbe a un incremento incontrollato dei contagi. Se il valore dell’R0 tornasse di poca sopra a 1 entro pochi si saturerebbe le capacità della terapia intensiva. Si dovrebbe quindi procedere in senso contrario all’apertura con conseguenze pesanti sull’economia”.

Il comportamento cauto costituisce il principale strumento che abbiamo per ripartire al meglio. Un approccio non graduale porterebbe a un aumento dei contagi. I contatti familiari sono quelli di più difficile controllo. Per i luoghi di lavoro avremo la possibilità di ulteriori occasioni di contagio. Sulla scuola puntiamo sull’effetto contenitivo massimo. Le relazioni di comunità dovranno essere regolate dal distanziamento sociale”.

Il governo ha deciso di allentare le misure ripartendo dal lavoro a patto che vengano rispettate le misure di sicurezza. Alla luce delle raccomandazione del CTS la data del 4 maggio segna l’inizio della fase 2. Si tratta di un primo passo fondamentale e necessario. Si tratterà di una fase di convivenza con il virus. Siamo ancora dentro la pandemia“.

L’azione di governo e il rapporto con le Regioni

Il governo ad oggi non può assicurare il ritorno alla normalità. Abbiamo 105.000 casi positivi accertati, senza considerare gli asintomatici, che sarebbero molti di più. Quello del governo non è un programma elettorale destinato a raccogliere il consenso. Al primo posto c’è la vita dei cittadini”.

Il Presidente del Consiglio ha poi parlato del rapporto con le regioni in vista della fase 2.

Voglio ricordare che iniziative di enti locali che portano a misure meno restrittive non sono possibili e sono da considerarsi illegittimi alla luce del Dpcm del 26 aprile 2020“, ha ribadito Conte parlando del contrasto con le Regioni.

La riflessione sui Dpcm e sulla costituzionalità de provvedimenti

Conte ha poi risposto alle accuse mosse contro di lui per i Dpcm: “Con la deliberazione del Consiglio dei Ministri dello scorso 31 gennaio è stato deliberato lo stato di emergenza, dal quale discendono anche misure eccezionali. Inoltre il decreto legge numero 19 ha offerto ampia copertura di legge […]. Una pandemia non è un fatto puntuale come un terremoto. È un processo che si sviluppa in continua e imprevedibile evoluzione. Il diritto costituzione è equilibrio nel bilanciamento dei diritti e nel rapporto tra i poteri. Quando sono in gioco il diritto alla vita e alla salute, allora le scelte per quanto tragiche diventano addirittura obbligate“.

Giuseppe Conte
Fonte foto: https://www.facebook.com/Cameradeideputati/

La riflessione sull’App Immuni

Per quanto riguarda l’App Immuni Conte ha reso note quelle che sono le regole di funzionamento. L’applicazione sarà gratuita e volontaria, utilizzerà codici che non consentiranno di risalire all’identità dell’utente (di seguito le regole).

Conte al Senato, duro confronto con la Lega

Dopo l’informativa alla Camera il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si confronta con l’Aula del Senato, dove il clima era accesissimo già alla vigilia dell’intervento del premier.

Al Senato gli interventi più attesi erano ovviamente quelli di Matteo Renzi e Matteo Salvini.

Renzi, “Ci sono delle cose che non hanno funzionato. Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia Viva”

Il lungo intervento del Presidente del Consiglio esige risposte chiare in nome della verità e della libertà. La politica ha il compito di dire parole di chiarezza e di forza. Non usciremo da questa situazione con il populismo e il paternalismo”.

Ciò che ha detto sull’analisi economica è largamente condivisibile. Il punto di partenza però per noi è che nessuno le ha chiesto di riaprire tutto. Se qualcuno lo chiedesse andrebbe ricoverato per prima. Perché non ci facciamo carico di una riapertura graduale in piena sicurezza? Il coronavirus è un nemico vigliacco, ma noi pensiamo di onorare le vittime che ci avrebbero chiesto di ripartire anche per loro. Ci sono delle cose che non hanno funzionato. Le Rsa, il tema delle zone rosse, mascherine, tamponi. Di tutto questo dovremo parlare. Questo è causa della diffusione del coronavirus, non un runner di troppo inseguito da un elicottero della Guardia di Finanza”.

Io sono entusiasta che ora siano tutti a favore della medicina quando qui ci sono forze che fino a poco tempo fa erano no-vax. Ma non possiamo chiedere a un virologo come risolvere la questione economica e sociale”.

Sul Dpcm Renzi ha parlato del tema della costituzionalità: “In momenti di emergenza la Costituzione è la bussola. Non abbiamo mai avuto un quadro derogatorio così ampio. Richiamarla a un utilizzo diverso del Dpcm non è un atto di lesa maestà. Non può essere un Dpcm a dire se il rapporto di fidanzamento è saltuario o stabile“.

Salvini a Conte: “Dopo venti giorni l’unica cosa che corre è la Sua fantasia”

Io ricordo che se il governo potrà usare i 55 miliardi di euro di cui si parla è solo perché il governo ha votato questo provvedimento. Se oggi non fossimo rimasti qua dentro voi avreste perso per strada tempo e miliardi”.

Io ho sentito tanti buoni propositi durante il Suo intervento […].Dopo venti giorni temo che a correre sia stata solo la sua fantasia perché gli italiani vanno avanti ancora con i loro risparmi […]. Evidentemente state sbagliando qualcosa, si può sbagliare, basta non commettere gli stessi errori”.

La preghiamo di tornare sulla terra e di occuparsi di quelli che per gli italiani sono problemi tra la vita e la morte. I cittadini si aspettano regole certe. Ho l’impressione che qualcuno stia trattando gli italiani come i bambini dell’asilo. Noi non abbiamo capito chi può riaprire e chi no, chi deve indossare le mascherine, quando si apre e quando si chiude. Lei non è pagato per elencare quello che non va, lei è pagato per risolverlo”.

C’è un paese intero ostaggio della CGIL che dice quello che si può fare e quello che non si può fare. Il governo deve scegliere fra la burocrazia e la libertà Noi preferiamo libertà e produttori”.

Lo Stato investe 25 euro per ogni immigrato sbarcato a Lampedusa, un bambino italiano merita almeno lo stesso. Non chiedo di più, ma almeno gli stessi soldi”.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:27

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