Tensione nella maggioranza durante l’informativa della ministra Lamorgese alla Camera sul rave di Viterbo.
ROMA – L’informativa alla Camera della ministra Lamorgese sul rave di Viterbo si è trasformata in una occasione per la Lega di manifestare la propria contrarietà all’operato della titolare del Viminale. “Noi siamo entrati nel Governo – ha detto Molinari riportato dall’Adnkronos – per vedere una discontinuità […]. Per questo chiediamo un cambio di rotta altrimenti non possiamo andare avanti“.
“Se non è una negligenza – ha aggiunto – qualcuno ci spiega come 10mila persone abbiano potuto entrare nel centro del paese, mettendo a ferro e fuoco ettari di territorio, spacciando e stuprando […]? Questa occasione ci permette di spiegare perché abbiamo criticato il ministro in questi mesi […]“.
Meloni: “Informativa imbarazzante”
Dure anche le parole di Giorgia Meloni. “Informativa imbarazzante sul caso del mega rave di Ferragosto nel viterbese – ha detto la leader di Fratelli d’Italia – il Governo Draghi si è piegato all’illegalità e ha consentito per giorni e giorni di far diventare un pezzo del territorio italiano una zona franca per fattoni e punkabbestia di mezz’Europa […]. Noi come Fratelli d’Italia ribadiamo la totale sfiducia nei confronti del ministro e chiediamo le sue dimissioni“.
Le parole della ministra Lamorgese
Nella sua informativa la ministra Lamorgese ha ricordato come “l’elevato numero soggetti coinvolti, tra cui anche minori, le caratteristiche dell’area, la consistente presenza di automezzi, veniva valutato opportuno avviare da subito un’attività dissuasiva e di pressione sui partecipanti ravvisando una controindicazione in una azione di forza […]”.
La titolare del Viminale ha precisato che “lo sgombero dell’area con l’utilizzo di mezzi speciali, come idranti e lacrimogeni, avrebbero potuto determinare rischi di ordine pubblico e pericoli per l’incolumità. In quella zona, infatti, sono presenti molte stoppie, facilmente incendiabili, e sistemi elettrici precari“. La stessa ministra ha ricordato che nel 2018 e 2019 “ci sono stati dei rave simili e non si è mai decisi di intervenire con forza“.