La Ministra della Giustizia Marta Cartabia alla Camera sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: “Occorre riflettere sulle cause profonde”.
Intervenuta in audizione alla Camera, la ministra Marta Cartabia ha parlato delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’intervento in Aula avviene pochi giorni dopo la visita della ministra e del Presidente del Consiglio Mario Draghi nell’istituto penitenziario al centro della drammatica vicenda e delle indagini.
Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, Marta Cartabia alla Camera: “L’uso della forza sia sempre strumento di difesa”
“Vi ringrazio di aver sollecitato un intervento in Aula su fatti così gravi come quelli accaduti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Reputo sia nostro dovere riflettere sulla contingenza e sulle cause profonde che hanno provato ad un uso così insensato della forza. Fatti di questa portata richiedono una risposta immediata da parte dell’autorità ma sono anche spia di qualcosa che non va e bisogna intervenire con azioni ampi e di lungo periodo. Fatti di quella portata reclamano un’indagine ampia perché si conosca quanto successo in tutti gli istituti penitenziari nell’ultimo drammatico anno. Occorre affrontare i problemi cronici perché non si verifichino più atti di violenza né contro i detenuti né contro gli agenti. Violenze e umiliazioni recano una ferita gravissima alla dignità della persona. L’uso della forza sia sempre strumento di difesa dei più deboli“, ha dichiarato la ministra della Giustizia.
Di seguito il video della diretta dei lavori alla Camera.
La ricostruzione dei fatti
“In relazione alla perquisizione straordinaria del 6 aprile dello scorso anno, sono indagati a vario titolo appartenenti della penitenziaria. Le accuse sono gravi. Notizie di stampa già dallo scorso autunno riferivano di violenze e indagini in corso. E c’era stata un’interrogazione parlamentare. Il Dap più volte si era rivolto all’autorità giudiziaria per avere riscontro su quelle notizie. Ma le sollecitazioni del Dap non potevano avere riscontro perché le indagini erano coperte da segreto amministrativo. Tra le tante violenze, non posso dimenticare un detenuto costretto ad inginocchiarsi per essere colpito. Un altro in carrozzina, colpito ripetutamente. Era una violenza a freddo“, ha ricostruito Marta Cartabia ripercorrendo quanto accaduto nell’istituto.