Ing Marie è la psichiatra svedese uccisa a coltellate nella giornata di ieri durante il discorso della leader di centro Annie Loof.
Ing Marie era una psichiatra di 64 anni, coordinatrice nazionale per i problemi psichiatrici dell’associazione svedese degli enti locali e della regione. Ing Marie Wieselgren è stata uccisa nella giornata di ieri in Svezia, nella citta di Visby.
Per il suo omicidio, gli inquirenti hanno fermato un uomo che avrebbe legami con gruppi neonazisti. Ing Marie è stata uccisa mentre assisteva ad un evento politico di cui era coordinatrice nazionale per i problemi psichiatrici all’Skr. Si tratta di un’associazione svedese che fa parte degli enti locali e delle regione. L’omicida ha pugnalato la donna per nove volte, provocandone la morte. Per il momento, ad essere indagato per l’omicidio è un uomo di 33, un giovane neonazista.
L’omicidio della donna ha lasciato la Svezia senza parole. Il ministro dell’istruzione svedese, Anna Ekstrom, ha parlato di Ing-Marie. Queste le parole postate sulla sua pagina social: “Una vita si è spenta nella piazza aperta, nella città aperta. Penso a te, alla tua famiglia, agli amici e ai colleghi. Dolore, rabbia, forte determinazione a difendere la dignità umana e a non far prevalere la violenza.Stiamo costruendo una città aperta, non fortificata, insieme. Riposa in pace, sorella”, ha concluso.
Anche Lena Hallengren, ministro della Salute e degli affari sociali svedese, ha parlato su Twitter di Ing-Marie descrivendola come una fonte di ispirazione. “Per me, Ing-Marie è stata un’importante fonte di conoscenza e ispirazione nel lavoro contro le malattie mentali”.
La vicenda
Secondo quanto pervenuto dalle prime ricostruzioni fornite dagli investigatori, l’omicida avrebbe agito durante il discorso della leader di centro Annie Loof. L’assassino si sarebbe avvicinato alla dona, per poi colpirla al petto per nove volte con un’arma affilata. Dopo, si sarebbe dato alla fuga ma un pensionato di 69 anni l’avrebbe fermato.
La cattura del presunto killer
Il 69enne ha raccontato di aver sentito qualcuno gridare “fermatelo” e di aver visto il giovane neonazista scavalcare uno steccato saltando. “L’ho visto, pensavo avesse scippato una borsetta o qualcosa del genere. Non era grosso, non era certo un bodybuilder, quindi ho fatto finta di nulla per un po’. Poi quando mi è passato vicino, l’ho spintonato con forza”. Sono queste le parole del pensionato di 69 anni in merito all’accaduto.