Inizia la fase 2 delle ricerche sulla Marmolada

Inizia la fase 2 delle ricerche sulla Marmolada

Sarebbero ancora dieci, i giorni a disposizione per ricercare gli ultimi reperti seppelliti dalla frana di ghiaccio sulla Marmolada.

Parliamo di uomini e droni, ancora esposti sul luogo della dramma, quello stesso luogo che ha visto perire undici persone.

Da oggi, 11 luglio, esattamente a otto giorni dal distacco del serracco che ha massacrato undici anime, le ricerche di reperti in quota si protrarranno con l’impiego di droni e ogni tre giorni, il materiale oggetto di geocalizzazione verrà riesumato a terra da dieci operatori del soccorso alpino di Trento, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.

Il comandante dei Vigili del Fuoco di Canazei, Giuseppe Costantino, dettaglia a Fanpage.it: “Abbiamo terminato la fase 1 di ricerca sulla Marmolada, ora partiamo con la fase 2, che si svolgerà grazie all’ausilio di droni e personale di terra”.
Due giorni di ricerca aerea tramite droni, e un giorno di ricerca a terra con il personale specializzato. Per dieci giorni consecutivi.

“I droni faranno quotidianamente delle ricerche aeree per geolocalizzare e rinvenire reperti risalenti alla tragedia e automaticamente li segnaleranno al personale di terra che ogni tre giorni provvederà al recupero”.

montagna marmolada trentino

Gli sforzi della protezione civile

Il comando della protezione civile del Trentino, ha confermato che l’incolumità del personale di terra impegnato, ogni tre giorni, nelle operazioni di recupero del materiale, sarà sempre garantito da due vedette dei Vigili del Fuoco volontari di Canazei, unitamente all’attività di monitoraggio del movimento del ghiacciaio, tramite due radar interferometrici e doppler.

Si tratta di un’operazione scandita in due tempi. Un primo, concentrato sull’identificazione dei reperti da parte dei droni intelligenti, e un secondo rivolto al recupero dei materiali targhetizzati.