Qual è il Gender pay gap in Italia? Ce lo svela l’Inps: le donne in media vengono pagate il 5% in meno degli uomini. Ma nel resto UE va anche peggio.
La differenza retributiva media tra uomini e donne è di circa 7mila euro all’anno. In realtà le cifre potrebbero anche essere maggiori.
Quanto guadagnano le donne in meno degli uomini
In Italia, nonostante nell’ultimo trimestre 2023 il tasso di occupazione femminile sia aumentato di circa 1,4%, le donne guadagnano a tutt’oggi molto meno degli uomini. Dunque, la parità retributiva sembra ancora un lontano miraggio.
Velificando le retribuzioni dell’anno 2021, anno con i dati più aggiornati disponibili al momento, risulta che l’Italia è al quinto posto nella graduatoria EU con il divario minore, con una differenza salariale tra Uomini e Donne del 5%.
I Dati dell’Osservatorio INPS
Dai dati emersi dall’Osservatorio lavoratori dipendenti e indipendenti dell’Inps, emerge che nel 2022 il reddito medio annuo lavorativo è aumentato del 4% rispetto all’anno precedente, attestandosi sui 24 mila euro. Tuttavia, emerge anche che il reddito medio dei lavoratori, il 56,3% del totale, su una media di 43,9 settimane lavorate è pari ad euro 27.254, mentre quello delle lavoratrici, che rappresentano il 43,7% del totale, si attesta a soli 20.378 euro su una media di 42,1 settimane di lavoro.
I lavoratori e le lavoratrici totali nel 2022 sono stati 26,3 milioni, in aumento rispetto al 2021 del 2%, rispetto al 2021, con 524 mila unità. I dati segnalano anche un aumento dei giovani occupati nella fascia d’età tra i 15 e i 19 anni, pari a un +21,4% che equivale a 376 mila unità in più.
In Unione Europea va anche peggio
Nell’Unione europea le donne guadagnano circa il 13% in meno rispetto agli uomini, ossia per 1 euro guadagnato da un lavoratore, una lavoratrice ne riceve 0,87 euro. Il Lussemburgo è l’unico paese UE dove le donne guadagnano lo 0,2% in più rispetto ai colleghi maschi. L’Italia si piazza comunque al 5 posto nella classifica retributiva con un divario del 5%. Un dato migliore rispetto a quello di altri Paesi UE. In Spagna, infatti, il divario retributivo tra uomo e donna è pari all’8,9%, in Francia è del 15,4%, mentre in Germania è apri al 17,6%. La differenza retributiva di genere ha poi ripercussioni anche sulle pensioni future con un gap medio europeo che si aggira intorno al 30%.
A novembre, la Giornata per la parità retributiva istituita dall’Ue
L’Ue ha istituito lo scorso 15 novembre, la Giornata per la parità retributiva in modo tale da conteggiare i giorni che una lavoratrice deve lavorare in più rispetto a un lavoratore, per guadagnare in uno stesso anno quanto un collega uomo. Infatti, tra i principi contenuti nel Trattato di Roma del 1957, c’è proprio la parità retributiva per uno stesso lavoro svolto da uomini o donne che siano.
Nel mese di giugno 2023, è entrata in vigore la direttiva sulla trasparenza retributiva, la quale permette a tutti i lavoratori, senza esclusione di genere, di far valere il diritto, per uno stesso lavoro o di valore uguale, della parità di retribuzione. In questo modo, i lavoratori e le lavoratrici potranno ricevere, in totale trasparenza, tutte le informazioni esistenti sul tipo di retribuzione.