Nonostante il divieto del GOS, la Curva Nord è pronta a suonare la propria nota di dissenso per l’ex Inter, Lukaku.
Il palcoscenico è pronto, e la tensione è palpabile, l’attesa sfida tra l’Inter e la Roma al Meazza si sta caricando di aspettative non solo per l’azione sul campo, ma per la battaglia dei fischietti che si sta delineando fuori dal rettangolo verde, al centro della tempesta, la Curva Nord, la fazione ultrà dell’Inter, e il suo piano di manifestare disappunto per il ritorno di Romelu Lukaku con la maglia giallorossa.
Il Contesto della contestazione
La contestazione è nata dal profondo sentimento di tradimento provato dai tifosi nerazzurri verso Lukaku. L’annuncio del suo trasferimento alla Roma ha scatenato una serie di reazioni, culminando nella decisione della Curva Nord di accogliere l’attaccante con una sinfonia di fischietti. Inizialmente si parlava di una distribuzione massiccia di 70mila fischietti, numero poi ridotto a 30mila a seguito del divieto imposto dal GOS (Gruppo Operativo Sicurezza) e dalla Questura di Milano.
Nonostante le restrizioni, la Curva Nord ha espresso la sua indignazione e la determinazione a procedere con la distribuzione dei fischietti fuori dallo stadio. Citando un trattamento differente ricevuto in una situazione precedente a Firenze, i tifosi sembrano pronti a sfidare il divieto. I controlli all’ingresso saranno più rigidi, ma l’efficacia di tali misure rimane in dubbio di fronte alla determinazione dei tifosi.
Sanzioni lieve, spirito ribelle
La sanzione prevista per chi verrà sorpreso a usare il fischietto durante la partita è una multa simbolica di 22 euro. Una cifra risibile che difficilmente dissuaderà la Curva Nord dal manifestare il proprio disappunto. Questo episodio mette in luce la sfida continua tra le autorità e le fazioni ultrà, una danza di dissenso e autorità che continua a suonare sullo sfondo del calcio italiano.
In conclusione, la sfida Inter-Roma non sarà solo una questione di punti in classifica, ma un esempio eloquente della passione e della lealtà che anima il cuore dei tifosi, anche di fronte ai divieti e alle sanzioni. Il fischietto può essere piccolo, ma il messaggio che porta con sé è potente e risuona ben oltre i confini del campo.
