Autobus incendiato, nessun pentimento da parte di Ousseynou Sy: “Dovevo fare un gesto eclatante. Sentivo le voci dei bambini morti in mare”.
MILANO – Nessun pentimento per quanto fatto da parte di Ousseynou Sy. Nell’interrogatorio di convalida l’attentatore ha raccontato che il suo doveva essere “un gesto dimostrativo e avere non un impatto nazionale ma internazionale. Il mio messaggio era che nessuno dall’Africa deve venire in Europa“. A svelare quanto successo davanti al GIP è il suo legale raggiunto dai giornalisti subito dopo l’interrogatorio.
Il killer ha raccontato nei dettagli il suo piano: “Volevo andare a Linate e prendere un aereo per tornare in Africa e i bambini li ho usati come scudo e non avevo intenzione di fare loro del male”. Sy spiega che sentiva “le voci dei bambini morti in mare che dicevano di fare qualcosa di eclatante senza fare del male agli studenti“.
Autobus incendiato, Sy davanti al magistrato: “Avevo pensato a questa cosa già in passato”
Nessun gesto improvviso ma un’azione pensata da diverso tempo: “Avevo in mente da un po’ di tempo di fare questa cosa e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il caso della Mare Jonio. Sono un genitore, non volevo fare del male ai bambini altrimenti lo avrei già fatto visto che guido autobus ormai da venticinque anni“.
Una prima notte in carcere non facile per Sy. Diversi detenuti hanno lanciato uova e arance contro la sua cella.
Autobus incendiato, Matteo Salvini su Facebook: “Via la cittadinanza italiana a questo verme”
L’interrogatorio di Sy è stato commentato anche da Matteo Salvini sui social: “Il delinquente ha detto che lo rifarebbe cento volte – scrive il vicepremier – che schifo. Via la cittadinanza italiana a questo verme“.
Di seguito il post di Matteo Salvini sulla propria pagina Facebook
fonte foto copertina https://www.facebook.com/ARIA-Milano
