Luca Palamara davanti ai magistrati smentisce di aver ricevuto 40mila euro per una nomina mai andata in porto: “Sono estraneo ai fatti”.
PERUGIA – La Cassazione conferma la sospensione di Luca Palamara dalla magistratura. Il giudice è accusato di aver ricevuto 40mila euro per una nomina mai andata in porto dagli avvocati Calafiore e Amara. Il magistrato sin dal primo momento si è dichiarato estraneo ai fatti e lo aveva fatto anche in Procura: “Rifiuto con nettezza e fermezza – aveva dichiarato ai giornalisti presenti fuori dall’aula citato dall’ANSA – di aver ricevuto 40mila euro. Non ho mai barattato la mia dignità e professione con alcuno. E mai lo farò. L’ho documentato e continuerà a farlo, certo della mia estraneità ai fatti. Lo devo ai miei figli, alla mia famiglia, ai magistrati italiani e tutte quelle persone che hanno avuto fiducia in me“.
Luca Palamara interrogato. Il magistrato: “Non avrei mai inteso di danneggiare qualcuno”
Luca Palamara si dichiara estraneo ai fatti contestati dalla Procura di Perugia: “Non mi riconoscono su questa valanga di fango caduta sulla mia persona e sulla magistratura intera. Non avrei mai inteso danneggiare alcuno, tanto meno i colleghi del mio ufficio verso i quali ho sempre avuto stima“.
Luca Palamara indagato per corruzione
Luca Palamara è stato scritto sul registro degli indagati con l’accusa di corruzione. Secondo la Procura di Perugia il magistrato avrebbe ricevuto 40mila euro dagli avvocati Calafiore e Amara per favorire la nomina di Giancarlo Longo a procuratore di Gela. Un favore che non è mai andato in porto. Nell’interrogatorio davanti ai pm il giudice ha smentito qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
Luca Palamara si autosospende
Il giorno dopo l’interrogatorio Luca Palamara aveva deciso di autosospendersi dall’Anm con il Csm che aveva convocato un Plenum straordinario. “Si impone oggi – avevano fatto sapere da Palazzo dei Marescialli in una nota citata da La Repubblica – un confronto responsabile tra tutti i componenti per la forte riaffermazione della funzione istituzione del Consiglio a tutela della magistratura“.
Il Procuratore Generale della Cassazione: Sospendere Palamara
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione aveva chiesto la sospensione delle funzioni e dello stipendio di Palamara, indagato per una presunta combine di giudici nel mondo della magistratura.
Il Csm sospende Palamara
Il Csm aveva dunque sospeso Luca Palamara sospendendolo dalle sue funzioni e sospendendo il pagamento dello stipendio. La sezione disciplinare aveva accolto quindi la richiesta del Procuratore Generale della Corte di Cassazione.
La Cassazione conferma la sospensione di Palamara
Nel mesi di agosto 2021, la Cassazione ha confermato la sospensione di Palamara dalla magistratura in quanto lo stesso Palamara avrebbe agito con lo scopo di condizionare “in modo occulto l’attività del Csm“. In questo contesto avrebbe pilotato le nomine dei procuratori di Roma e Perugia.