Il presidente di Confindustria Bonomi ad Atreju: “O si fanno le riforme o siamo condannati al declino”.
ROMA – Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi è stato protagonista di una delle serate di Atreju. Il numero uno degli industriali, come riportato da La Stampa, ha ricordato che “nel 2021 non c’è una crescita ma un rimbalzo. Nel 2022 i numeri saranno molto più bassi. La Nadef dice che avremo una risalita dell’1,5% e questa non basterà per ripagare il debito“.
“Noi siamo davanti ad un’occasione storica – ha aggiunto – e non possiamo sbagliare. Servono assolutamente riforme per rendere il Paese moderno e inclusivo. Se non si fa questo, si rischia di essere condannati al declino“.
Bonomi sullo sciopero
Il numero uno di Confiindustria ha parlato anche dello sciopero del 16 dicembre. “Il contesto ormai sono le motivazioni – ha detto Bonomi – è da quando ho accettato questo incarico che dico che se vogliamo combattere i contratti privati, le finte cooperative, dobbiamo sederci ad un tavolo e parlare. Altrimenti sono tutti bla bla bla“.
E sulla politica ha aggiunto: “Abbiamo diverse incertezze e proprio per questo non possiamo permetterci dubbi dal punto di vista dell’esecutivo. C’è bisogno di stabilità, ma bisogna mettere in campo delle riforme altrimenti non serve a nulla la continuità”.
Il presidente di Confindustria sul Quirinale
Un passaggio anche sul Quirinale. “Si tratta di un tema sicuramente molto delicato – ha confermato Bonomi – ma non è il più importante. Le vere sfide, infatti, sono Pnrr e riforme. Abbiamo a disposizione delle risorse molto importanti e le scuse ormai non esistono più. Se non si fa questo siamo condannati al declino“.
Parole molto chiare da parte del presidente di Confindustria. Ora naturalmente si attende una replica del Governo per provare a rilanciare il Paese dopo un periodo sicuramente complicato anche per la pandemia.