L’intervento del premier Conte al villaggio Coldiretti di Bologna: “Uniti per un’Italia più verde. Non vogliamo mettere in difficoltà i contadini”.
BOLOGNA – L’intervento del premier Conte dal palco del villaggio Coldiretti di Bologna. Il primo ministro ha chiesto una collaborazione per dare vita “al progetto di Green new deal per un’Italia più verde. Dobbiamo progettare il futuro già oggi tutti insieme, vi aiuteremo con incentivi e non con penalizzazioni“.
Nel suo discorso il leader italiano ha aperto ad una unione tra Coldiretti e il Governo: “Questo significa un principio cardine – ha sottolineato il primo ministro – la cura dell’ambiente e del terreno che voi avete nel Dna, la protezione delle biodiversità“.
Il premier Conte: “Non vogliamo mettere in difficoltà i contadini”
Nell’intervento il premier Conte si è soffermato anche su alcune novità in arrivo: “Ho chiesto l’inserimento del principio cardine che riguarda la protezione della biodiversità. Fa parte del programma e dobbiamo lavorare per una cultura del riciclo dismettendo la cultura del rifiuto, e per una transazione ecologica in prospettiva“.
Il premier, inoltre, ha voluto smentire l’idea di Salvini di riforme contro i coltivatori: “Non vogliamo metterli in difficoltà – ha confermato – ma chiediamo di iniziare a pensare al domani e quindi adottare buone pratiche socialmente responsabili, dall’incremento dell’agricoltura biologica a un maggiore ricorso a energie rinnovabili“.
Di seguito il video con le dichiarazioni del premier Conte
Villaggio Coldiretti a Bologna: allarme lanciato dagli allevatori
Il villaggio Coldiretti di Bologna è stata anche l’occasione per gli allevatori di lanciare un allarme per cercare di difendere il Parmigiano Reggiano dai dazi che potrebbero essere autorizzati il prossimo 30 settembre con l’esportazione che rischia di diminuire anche del 90%.
“Dopo la Francia – la denuncia della Coldiretti – quello americano è il secondo mercato estero per il Re del Formaggio su cui Trump minaccia di applicare un dazio pari al valore del prodotto importato. Ciò significa che la tassa passerebbe da 2,15 dollari a 15 dollari al chilo, facendo alzare il prezzo al consumo fino a 60 dollari al chilo. A un simile aumento corrisponderà inevitabilmente un crollo di consumo stimato nell’80-90% del totale, secondo il Consorzio del Parmigiano Reggiano“.