La moglie del militare italiano arrestato per spionaggio: “Era disperato, tremila euro non bastavano”

La moglie del militare italiano arrestato per spionaggio: “Era disperato, tremila euro non bastavano”

Spionaggio, la moglie del militare italiano arrestato: “Non voleva fott..e il Paese, era disperato per il nostro futuro e quello dei nostri figli”.

In una lunga intervista concessa ai microfoni de il Corriere della Sera, la moglie del militare italiano arrestato per spionaggio ha fatto il punto della situazione sulla vicenda che sta infiammando le relazioni diplomatiche tra Roma e Mosca.

La moglie del militare italiano arrestato per spionaggio: “Mio marito non voleva fottere il Paese”

La vicenda è venuta alla ribalta nella giornata del 30 marzo, quando è uscita la notizia dell’arresto del militare italiano, fermato mentre passava documenti classificati ad un ufficiale russo. Il militare italiano è stato arrestato e si trova in carcere.

Mio marito non voleva fottere il Paese, scusate la parola forte. E non l’ha fatto neanche questa volta, ve l’assicuro, ai russi ha dato il minimo che poteva dare. Niente di così compromettente. Perché non è uno stupido, un irresponsabile. Solo che era disperato. Disperato per il futuro nostro e dei figli. E così ha fatto questa cosa…“, assicura la moglie di Walter Biot ai microfoni de il Corriere della Sera.

Esercito italiano

“Tremila euro non bastavano più per mandare avanti la famiglia”

“Walter era veramente in crisi da tempo, aveva paura di non riuscire più a fronteggiare le tante spese che abbiamo. L’economia di casa. A causa del Covid ci siamo impoveriti, lo sa? […]. Tremila euro non bastavano più per mandare avanti una famiglia con 4 figli 4 cani, la casa di Pomezia ancora tutta da pagare, 268 mila euro di mutuo, 1.200 al mese. Poi la scuola, l’attività fisica, le palestre dei figli a cui lui non voleva assolutamente che dovessero rinunciare“, racconta la moglie del militare italiano arrestato per spionaggio.