L’intervista del premier Conte all’ANSA: “L’intesa sui migranti è una svolta. Ora bisogna vedere quanti Stati parteciperanno”.
NEW YORK (STATI UNITI) – L’intervista del premier Conte all’ANSA. Il Capo dello Stato da New York si è soffermato sull’incontro di Malta: “L’intesa sui migranti è una svolta, un significativo passo in avanti – ha sottolineato il leader italiano – sono stati affermati sicuramente dei principi che sono positivi per noi, perché sino ad oggi si stentava a tradurre il principio che chi arriva in Italia arrivava in Europa“. Il primo ministro italiano ha inoltre ricordato il “meccanismo automatico di redistribuzione che abbraccia i richiedenti asilo, quindi tutti“. “Salvini non sia geloso“, ha poi aggiunto ai microfoni di Sky.
Il premier Conte: “Lavorare sui rimpatri”
Il premier Conte ha precisato che l’accordo è solo un primo passo per trovare la soluzione ideale all’emergenza migranti: “Con questo accordo viene stabilito il principio che l’Italia non può essere sempre il primo approdo ma che ci deve essere una rotazione. Ora dobbiamo trovare una soluzione sui rimpatri e vedere quanti Paesi dell’Unione Europea aderiranno a questo accordo“.
Conte a La Repubblica: “Saremo duri con le ONG”
Ai microfoni de La Repubblica, inoltre, il premier Conte ha anche lanciato un chiaro messaggio alle ONG: “Abbiamo un decreto sicurezza che resta in vigore. Anche nel programma abbiamo concordato di recepire le indicazioni di Mattarella senza abbandonare uno strumento che consente di controllare le nostre acque. Si entra alle condizioni che diciamo noi. E nell’accordo di Malta c’è chi scritto che per chi salva le persone in mare non saranno ammissibili comportamenti anomali come spegnere il transponder, anche nelle acque internazionali. Da loro vogliamo comportamenti trasparenti e correnti“.
Ma nell’intervista c’è spazio anche per il clima: “Saremo un Paese all’avanguardia, a partire dalle energie rinnovabili. Il modo più saggio per reggere la sfida globale è quella di incentivare le iniziative che vanno nella direzione da green new deal“.
