L’intervista di Nicola Zingaretti al Corriere della Sera: “Dopo questo governo sarebbero inevitabili le elezioni. Candidato Premier? Conte si è dimostrato un buon capo”.
Nicola Zingaretti blinda il governo ma non ha dubbi sul futuro: se il Conte Bis dovesse cadere l’unica via percorribile sarebbe quella delle elezioni.
Nicola Zingaretti al Corriere della Sera: “Dopo la caduta di questo governo sarebbero inevitabili le elezioni”
Ai microfoni de il Corriere della Sera, il Segretario del Partito democratico ha parlato della tenuta del governo e degli scenari ipotizzabili in caso di caduta anticipata dell’esecutivo. Che per molti è pressoché certa.
“Dopo la caduta di questo governo, che abbiamo fatto bene a far nascere, sarebbero inevitabili le elezioni. Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per andare avanti. Ma ci vuole una comune volontà politica. Fino ad ora abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti e la prima missione è compiuta: evitato l’aumento delle tasse e la bancarotta; avviato l’approvazione di una buona manovra di bilancio; garantito più giustizia e investimenti in settori strategici, pur nelle difficili condizioni date”.
Nicola Zingaretti ha poi dettato l’agenda per il futuro, indicando i prossimi obiettivi del governo giallorosso.
“Ora occorre definire meglio le priorità , un piano di azione concordato e di più ampio respiro. La priorità assoluta è riaccendere l’economia, dare sostanza allo sviluppo green e alla rivoluzione digitale, investire nella scuola e la conoscenza, accelerare sugli investimenti semplificando l’Italia, impostare e lanciare nuove strategie di politica industriale, mettere cioè al centro l’impegno per il lavoro e la giustizia sociale e ambientale. L’appuntamento che Conte ha indicato è per gennaio. Vedremo. Il Pd ci arriverà preparato e con le idee chiare, forse l’anima che tanto cerchiamo è mettere finalmente al centro il futuro di nuova generazione, che coincide con il futuro dell’Italia”.
Il rapporto tra Pd e Italia Viva
Il Segretario dem ha poi parlato dei rapporti (politici e di forza) con Italia Viva di Matteo Renzi, potenziale alleato in caso di elezioni anticipate.
“È Italia viva che deve decidere se stare o meno dentro la prospettiva del campo progressista. Nel Paese si sta riaffermando uno schema bipolare. Lo stesso straordinario movimento delle Sardine, con la sua semplicità così intensa, ha scelto da che parte stare. Mi è parso buffo che tanti commentatori abbiano manifestato la loro insoddisfazione per la scarsità di proposte da parte di quelle splendide piazze. I loro ideali, il loro sentimento di fondo, la loro civiltà politica, la loro stessa presenza fisica sono un contenuto che da tempo il campo democratico non riusciva a esprimere”.
Nicola Zingaretti: “Candidato premier? Conte si è dimostrato un buon capo di governo”
Zingaretti ha poi rivelato di aver apprezzato la posizione politica di Giuseppe Conte, il quale ha definito il suo come un governo di Centrosinistra e non ha nascosto il suo gradimento proprio per la sinistra moderata.
“Sì. Ma per me non è una scoperta. Avevo già percepito il suo essere parte del pensiero democratico. Naturalmente con una sua originalità e autonomia, che per me sono una ricchezza”.
Zingaretti ha poi alzato l’asticella parlando di possibile candidato premier in caso di elezioni
“Conte si è dimostrato un buon capo di governo. Autorevole, colto e anche veloce e sagace tatticamente. Non va tirato per la giacchetta. Anche se è oggettivamente un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste. Il futuro, tuttavia, sarà determinato dalle scelte che ognuno compirà nei prossimi mesi“.
Il rapporto con il Movimento 5 Stelle
A proposito di governo, Nicola Zingaretti ha parlato dell’alleanza e dei rapporti con il Movimento 5 Stelle, alle prese con una difficile crisi interna.
“Nel Movimento 5 Stelle è in corso un confronto che va rispettato. Una parte è convinta di un rapporto leale e duraturo con la sinistra. A partire, mi sembra, da Grillo, insofferente per natura alla prepotenza di Salvini. Altri hanno opinioni mi sembra diverse. Io, ripeto, rispetto, ma credo che la scelta fatta per l’Emilia e la Calabria sia figlia di questa incertezza. Ma confido che molti loro elettori sceglieranno Bonaccini e Callipo”.