Il ministro Speranza a ‘Mezz’ora in più’: “Inizia una nuova fase. Il rischio c’è, ma dobbiamo guardare avanti con fiducia”.
ROMA – Intervenuto ai microfoni di Mezz’ora in più, il ministro Speranza ha fatto il punto sulle prossime riaperture: “Io credo che in questa fase dobbiamo guarda alle prossime settimane con fiducia e prudenza – ha detto, riportato da Fanpage – ci sarà un periodo non brevissimo di aperture graduali. Non posso dire che da un momento all’altro scompaiono tutte le misure […]. Penso che la scuola sia l’architrave della nostra società e per questo abbiamo deciso di far tornare gli alunni in presenza […]. Dal 26 aprile avremo bisogno di attenzione, di rispetto delle norme fondamentali. Oggi più che mai abbiamo bisogno di una mano di tutti per questa fase di transizione e nel giro di qualche mese avremo numeri delle vaccinazioni alte“.
Il piano pandemico
Il ministro Speranza è ritornato anche sul piano pandemico. “Sono state fatte scelte radicali – ha precisato il titolare del Leu – ma scelte giuste e non è un caso che i principali Paesi europei abbiano seguito la stessa strada. Non c’era scritta da nessuna parte che il lockdown duro fosse la soluzione“.
“La mail di Ranieri Guerra – ha aggiunto – ci informava che era stato pubblicato il report e ci riportava un dibattito legittimo all’interno dell’Oms. Le scelte sono state fatte dall’Organizzazione e la magistratura chiarirà tutto. Io sono disponibile ad andare in Parlamento per spiegare quanto successo“.
L’appello agli altri partiti
Nell’intervista il ministro ha ricordato come negli ultimi tre giorni sono stati somministrati oltre un milione di dosi e ha chiesto agli altri partiti di “non buttare la materia della gestione sanitaria della pandemia nella polemica politica come una clava, che crea odio, un linguaggio violento e frattura nel Paese“.
Parole che sono un chiaro messaggio a Italia Viva e Lega. I due partiti, infatti, hanno chiesto di aprire una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia nella prima fase.